“OK Doomer” cos’è lo slogan di un nuovo gruppo di attivisti ed eco-influencer

Ambiente

Raccontano il cambiamento climatico ma attraverso buone notizie, soprattutto su TikTok. Intorno all’hashtag #ecotok si sono uniti content creator che allontanano la retorica secondo cui l’umanità è condannata, ed esaltano il contributo dei singoli per salvare il Pianeta 

Il termine 'doomer' viene da 'climate doomism', l’atteggiamento rassegnato di chi è convinto che ormai l’umanità sia condannata a estinguersi a causa del cambiamento climatico. “OK Doomer” fa eco al più conosciuto “OK Boomer”, frase della Generazione Z che prende in giro l’atteggiamento condiscendente delle persone anziane. 

Lo slogan è diventato da qualche anno popolare nei circoli di attivisti climatici per poi arrivare sui social, usato da molti content creator che si occupano di sostenibilità ma con un atteggiamento nuovo. Tra i più seguiti su TikTok c’è Alaina Wood (@thegarbagequeen), scienziata di 26 anni che ha deciso di fare divulgazione sui social. “Le persone sono alquanto stanche di sentire quanto sia brutto; la narrazione deve passare a suggerire soluzioni”, racconta al New York Times

Da questa intuizione, nell’estate del 2021, ha iniziato a confutare le tesi dei ‘doomers’ partendo da quella secondo cui l’umanità si estinguerà nel circo di alcuni decenni, e ha cercato di parlare soprattutto di vittorie e buone notizie nel campo dell’attivismo per il clima. Questo cambiamento ha fatto triplicare il numero dei suoi follower in meno di un anno, passando dagli iniziali 100mila ai circa 300mila nel marzo 2022.

Gli utenti amano ascoltare buone notizie dal Pianeta

Oggi sta per raggiungere i 400mila utenti e in poco tempo ha raggruppato, intorno all’hashtag #ecotok, che ha ormai oltre un milione di visualizzazioni, molti ecotokers che hanno adottato questa nuova narrativa. Per esempio, Caulin Donaldson (@trashCaulin), 25 anni, che ha iniziato raccontando le sue passeggiate quotidiane per raccogliere spazzatura sulle spiagge vicino alla sua casa a St. Petersburg, Florida. L'approccio leggero e giocoso ha avvicinato oltre due milioni di persone al suo profilo e ne ha ispirate moltissime, soprattutto tra i 7 e i 14 anni, che hanno iniziato a prendere parte a eventi di pulizia delle spiagge. 

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Perché il ‘doomerism’ è dannoso per l’ambiente 

Si parla di nichilismo climatico per riferirsi a un processo di distaccamento emotivo, come risposta a una stato di ansia e depressione davanti alle catastrofi naturali.

Una realtà che interessa una gran parte della Generazione Z. Secondo uno studio pubblicato nel 2021 sulla rivista The Lancet, condotto su 10.000 giovani dieci Paesi, il 55,7 per cento degli intervistati tra i 16 e i 25 anni concorda con la frase "l'umanità è condannata."

“Ci siamo svegliati in una realtà in cui modificare la nostra impronta di carbonio individuale non è abbastanza. […] Sentiamo di essere stati sconfitti nei nostri sforzi per mitigare il cambiamento climatico ancora prima di iniziare. Quando l'argomento del danno fatto al nostro Pianeta viene fuori in una conversazione, è quasi immediatamente respinto perché molti di noi si sentono disperati. Purtroppo, sembra che ci siamo stancati di parlare di cambiamento climatico perché la scomparsa del nostro pianeta sembra una conclusione scontata. […] L'ignoranza è veramente benedizione. Siamo esseri umani che affrontano un mondo caotico nel miglior modo che conosciamo: tenendo la testa nella sabbia. Finché il sole continua a sorgere, lasciamo il cambiamento climatico alle nostre spalle per sfruttare al meglio un altro giorno”. 

Sono le parole di una giovane redattrice del ‘The Sophian’, un magazine studentesco dello Smith College, università privata femminile del Massachusetts. 

"'È troppo tardi' significa 'non devo fare nulla, e la responsabilità è fuori da me, e posso continuare ad esistere come voglio,'" dice Philip Aiken, che nel suo podcast ‘just to save the world’ si concentra sulle soluzioni invece che sulla paura. Il senso di impotenza può arrivare quando ci si rende conto che il singolo non riesce a controllare i grandi mutamenti geopolitici, ma bisogna combatterlo pensando che l’azione individuale conta, che i singoli sono parte di una grande comunità internazionale di persone che si attivano per  fare qualcosa di buono per il Pianeta. 

Greta Thunberg resta l’esempio più grande di quanto un’azione individuale possa trasformarsi nel tempo di un movimento internazionale. 

Secondo gli ecotoker, le piccole iniziative individuali sono in grado di influenzare le persone intorno a noi e fare il bene delle generazioni di oggi e di quelle che verranno. 

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