Giornata mondiale degli uccelli migratori, quali sono in Italia e dove migrano

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Si tratta di una campagna di sensibilizzazione a livello globale che promuove annualmente la salvaguardia di questi animali e dei loro habitat naturali. In particolare, il tema dell'edizione del 2023, "Water: Sustaining Bird Life", riguarda l'importanza dell’acqua come risorsa essenziale per la sopravvivenza dei volatili lungo i tragitti

Il secondo sabato di maggio ricorre la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione a livello globale che, a partire dal 2006, promuove annualmente la salvaguardia di questi animali e dei loro habitat naturali. L’iniziativa è organizzata dalla Convenzione sulle Specie Migratrici (Cms) e dall'Accordo sulla Conservazione degli Uccelli Acquatici Migratori dell’Africa-Eurasia (Aewa).

L'importanza dell'acqua

Il tema dell'edizione del 2023, "Water: Sustaining Bird Life", riguarda l'importanza dell’acqua come risorsa essenziale per la sopravvivenza degli uccelli migratori lungo i tragitti di migliaia di chilometri che centinaia di specie percorrono dai siti di riproduzione a quelli di svernamento e viceversa. La migrazione è un'impresa che ciclicamente viene compiuta sia dai grandi sorvolatori che dalle specie di pochi grammi di peso e che riserva molte difficoltà non solo naturali. Ci sono infatti anche i pericoli legati alle attività dell'uomo come la caccia e il bracconaggio, oltre all'inquinamento da pesticidi e da piombo ma anche quello luminoso e acustico. Altri ostacoli sono rappresentati dalle infrastrutture e dal cambiamento climatico che sta portando ad un anticipo di 10-20 giorni nelle date di partenza di molti uccelli migratori. Proprio a questo fattore è legata anche la prolungata siccità, che in Italia si alterna con improvvise inondazioni, e che ricordanda come l’acqua sia un bene fondamentale sia per l'uomo sia per le specie migratrici.

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Gli uccelli migratori in Italia

Alcuni uccelli sono presenti tutto l'anno in Italia mentre altri si trovano sia come stanziali che come migratori. In primavera i primi ad arrivare sono solitamente le marzaiole e il biancone. Tra le specie più comuni poi ci sono le upupe, le rondini, i rondoni e le cicogne bianche. Quest'ultime arrivano a nidificare anche nei centri urbani. Sono infatti anche riapparse in Lombardia, in particolare a Milano. A fine primavera/inizio estate sono presenti uccelli migratori e stanziali come il merlo, la capinera, il cardellino, le cince e il verdone. Tra gli uccelli che si trovano nelle alte quote ci sono il merlo dal collare o gracchio, l'aquila reale e nelle zone costiere i limicoli e gli uccelli di palude. Molti sono gli uccelli che in autunno migrano nei paesi caldi, principalmente verso l'Africa, per poi ritornare puntualmente in primavera per riprodursi. Tra questi rondini, rondoni, balestrucci, succiacapre, fringuelli, aironi, oche, alcune specie di falchi, cicogne, sterne, limicoli e altri uccelli di palude come ad esempio le pavoncelle. L’Italia, tra l'altro, in inverno accoglie molte specie artiche che arrivano dal Nord Europa e scendono nel Mediterraneo. Tra questi c'è la pulcinella di mare che raggiunge il Mediterraneo occidentale, ma  anche l'anatra, la folaga e il cormorano.

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