Ospiti il Commissario Europeo per l'Ambiente Sinkevicius, il divulgatore Rosario Balestrieri e l'attivista Sophia Kianni. In collegamento anche la promotrice di Fridays For Future in Uganda Vanessa Nakate: "Ci sono popoli che non hanno nessuna responsabilità nel cambiamento climatico, eppure ne stanno pagando le spese più grandi”
Nel panel dedicato all’ambiente e al cambiamento climatico sono ospiti a Sky TG24 Live In Napoli il Commissario Europeo per l’Ambiente e gli Oceani Virginijus Sinkevicius, il divulgatore e ornitologo Rosario Balestrieri e l'attivista per il clima Sophia Kianni. In collegamento anche la creatrice di Fridays For Future in Uganda Vanessa Nakate. (LIVE IN NAPOLI. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)
Attivista Kianni: "Importante sedersi al tavolo con le autorità"
La prima a prendere parola è Sophia Kianni, attivista 20enne che nei suoi discorsi e messaggi sui social ha spesso invitato i leader a smettere di dire bugie. “Troppo spesso - spiega - vediamo che i leader del mondo dicono di avere delle ambizioni, che stanno facendo qualcosa per il clima. Ma vediamo che invece è solo retorica, che quelle promesse non vengono mantenute. Quindi dico “basta mentire”, non dite che state facendo qualcosa quando i fatti dimostrano il contrario. Il problema principale sono i combustibili fossili ma quello che i leader mondiali fanno è continuare a puntare su quelli”. I giovani sono oggi giorno molto critici con le autorità, ma Kianni sottolinea anche l'importanza di mantenere una stretta collaborazione tra tutte le parti: “Capisco le critiche che i giovani muovono alle Nazioni Unite, è importante concentrarsi anche essere uniti per cercare soluzioni. Serve sedersi al tavolo con loro per trovare queste soluzioni”, ha concluso.
Attivista Nakate: "Popoli più poveri pagano conseguenze maggiori"
Vanessa Nakate è la promotrice di Fridays For Future in Uganda. La giovane attivista si batte per i diritti dei popoli meno ascoltati ma che più di tutti stanno pagando le spese del cambiamento climatico. “La settimana scorsa - ha spiegato - il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici ha pubblicato un rapporto e la loro conclusione non è una novità: dobbiamo ridurre le emissioni adesso. L’agenzia ora è drastica come non mai stata eppure ciò che spesso manca è il punto di vista degli uomini: noi attivisti possiamo raccontare le storie di chi subisce le conseguenze del cambiamento climatico. Sono stata nel Corno d’Africa: la siccità sta devastando i raccolti, le fonti d’acqua si stanno prosciugando ovunque. I bambini non hanno cibo o mezzi di sussistenza, questo li rende lontani dalla scuola e porta le famiglie ad andare via. Ci sono popoli - conclude - che non hanno nessuna responsabilità nel cambiamento climatico, eppure ne stanno pagando le spese più grandi”.
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Il Commissario Ue: "Salvare il pianeta non è questione generazionale"
Sull’argomento è intervenuto in collegamento anche il Commissario Europeo per l’Ambiente e gli Oceani Virginijus Sinkevicius. “Io credo - ha dichiarato - che questo problema del cambiamento climatico e dell’inquinamento non debba essere affrontato dal punto di vista generazionale ma dal punto di vista dello sforzo che dobbiamo fare tutti per difendere il pianeta. Ci sono delle cattive notizie: il punto di non ritorno verso il quale stiamo andando è vicino e dobbiamo sforzarci di più. O facciamo tutto quello che abbiamo stabilito nel green deal o raggiungeremo il punto di non ritorno. Deve essere uno sforzo globale”. L’accordo sulla protezione dell’alto mare raggiunto nell’ultima Coop è stato definito come un “accordo storico” e un “enorme passo in avanti” dal Commissario europeo. “Prima - ha spiegato - abbiamo avuto l’accordo di Montreal dove ci siamo impegnati a proteggere il 30% delle aree marine ma ora siamo impegnati per la protezione dell’alto mare. “Gli oceani e le foreste sono fondamentali per il controllo della CO2”, ha aggiunto Sinkevicius. “Sono 60 i Paesi che devono ratificare l’accordo sulla protezione alto mare. Sono sicuro che verrà ratifica nei prossimi mesi, ma l’implementazione è la chiave”.
Il divulgatore: "Sono ottimista"
Rosario Balestrieri, divulgatore e ornitologo, ha parlato dell’importanza che gli uomini capiscano che non sono gli unici a popolare la terra. “Io sono ottimista. Noi non siamo l’ultima generazione ma dopo di noi ce ne sono molte altre che devono fruire delle nostre stesse bellezze e risorse. E per questo dobbiamo capire che non siamo l’unica specie. Se acceleriamo, questo mondo lo possiamo lasciare ricco come oggi. E conclude: "Dovremmo conoscere tutti gli animali che vivono insieme a noi, ognuno di essi ha un significato. La loro scomparsa ci dice che il mondo si sta impoverendo”.