Introduzione
Un nuovo avvistamento di pesce scorpione (Pterois miles) è stato registrato nelle acque pugliesi, al largo di Torre Pali, frazione di Salve, nel Salento. Si tratta di una specie esotica velenosa, ma non mortale, che ha già colonizzato altre aree del Mediterraneo. Il Comune di Salve ha diffuso un avviso invitando alla prudenza: il pesce si mimetizza tra gli scogli e predilige i fondali rocciosi. Il consiglio è chiaro: non toccarlo mai, neppure se sembra inerte. L’arrivo del pesce scorpione si inserisce nel fenomeno, ormai noto, della presenza di specie aliene nei mari italiani. Si tratta di organismi provenienti da altri ecosistemi, introdotti attraverso i cosiddetti “corridoi naturali” come lo Stretto di Gibilterra o artificiali come il Canale di Suez. Alcuni, come le alghe tropicali, non rappresentano un pericolo immediato, ma altri – pesci o meduse – possono risultare dannosi per l’ambiente e potenzialmente pericolosi per l’uomo. Ecco quali sono le principali specie aliene che popolano i mari italiani.
Quello che devi sapere
La campagna di monitoraggio “Attenti a quei 4!”
Per informare e sensibilizzare cittadini e operatori del mare, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e il Cnr-Irbim hanno rilanciato la campagna nazionale “Attenti a quei 4!”, dedicata al monitoraggio delle specie tropicali potenzialmente pericolose nei mari italiani, tra cui il pesce scorpione. Nell’ambito dell’iniziativa è stato pubblicato un opuscolo illustrativo che elenca le principali specie aliene presenti nel Mediterraneo. Oltre al tracciamento delle specie, la campagna fornisce consigli utili per evitare contatti rischiosi, come quello di non toccare mai animali marini sconosciuti. È inoltre attivo un sistema di raccolta dati per il monitoraggio tramite il link dedicato (https://shorturl.at/JM87A), dove segnalare eventuali avvistamenti. In alternativa, sarà possibile utilizzare WhatsApp al numero di telefono + 320 4365210 o i gruppi Facebook Oddfish e Fauna Marina Mediterranea utilizzando l'hashtag #Attenti4. Ecco quali sono le specie aliene che popolano i mari italiani.

Pesce scorpione (Pterois miles)
Entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, il pesce scorpione è stato avvistato per la prima volta in Italia nel 2016. Si riconosce per il corpo striato di bianco e rosso, le grandi pinne piumate e i raggi dorsali velenosi, in grado di provocare punture dolorose anche dopo la morte dell’animale. È considerato una delle specie più invasive al mondo, con un impatto rilevante sugli ecosistemi locali. È commestibile, ma non va toccato. La mappatura della presenza del pesce scorpione nel Mediterraneo aggiornata a marzo 2025, riporta 1.840 segnalazioni, provenienti dai diversi paesi del bacino. La specie si sta diffondendo anche nei mari italiani e il Mar Ionio si conferma come una delle aree più vulnerabili, come confermato da uno studio pubblicato poche settimane fa sulla rivista scientifica Mediterranean Marine Science. “La maggior parte dei nuovi avvistamenti è concentrata nel Mar Ionio, una delle aree che, secondo le proiezioni climatiche, presenta il più alto rischio di aumento della vulnerabilità all’invasione da parte di questa specie tropicale, insieme alle regioni più meridionali del Mare Adriatico. I risultati dello studio offrono indicazioni significative sul continuo processo di espansione di Pterois miles, confermando l’affidabilità dei modelli e sottolineando l’urgenza di implementare strategie efficaci di monitoraggio e gestione”, ha spiegato Ernesto Azzurro, ricercatore del Cnr-Irbim che ha coordinato la ricerca

Pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus)
Questo pesce è entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez e in Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2013. Ha un corpo grigio-argenteo con macchie scure sul dorso e una potente dentatura. La specie possiede una potente neurotossina che la rende altamente tossica al consumo, anche dopo la cottura. Inoltre, ha una possente dentatura con la quale può infliggere morsi dolorosi

Pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato
Il pesce coniglio scuro (Siganus luridus) e il pesce coniglio striato (Siganus rivulatus) – anch’essi entrati dal Canale di Suez -, sono stati segnalati in Italia per la prima volta rispettivamente nel 2003 e nel 2015. Come specificato nell’opuscolo, sono specie erbivore particolarmente invasive. Sono entrambe commestibili ma bisogna fare attenzione alle spine, che possono causare punture dolorose anche dopo la morte dell’animale

Altre specie aliene
Tra le altre specie aliene segnalate nei mari italiani ci sono anche la medusa capovolta, una medusa tropicale che vive in acque basse e calme poggiata sul fondo con i tentacoli rivolti verso l’alto, la lepre di mare dagli anelli (un piccolo mollusco), e il granchio crocifisso