Cavallette invadono la Sardegna, Regione pronta a schierare l'esercito

Ambiente

Senza misure misure mirate, nel 2023 saranno a rischio 100mila ettari di territorio. Per la Regione è necessario intervenire velocemente con disinfestazioni ma anche con l’utilizzo di droni per individuare dall’alto le zone di focolaio e i movimenti degli insetti

Sono diventate miliardi le cavallette che oggi invadono i campi e i centri abitati della Sardegna. L’arrivo delle locuste è iniziato nel 2019, quando si muovevano su un territorio di circa duemila ettari. Ad oggi però la situazione è degenerata al punto da spingerela prefettura di Nuoro a ipotizzare l’intervento da parte dell’esercito.

A rischio 100mila ettari di territorio

Nel 2022 gli ettari interessati dall’invasione di cavallette erano 60mila ma quest’anno rischiano di raggiungere i 100mila. Per la Regione è necessario intervenire velocemente con disinfestazioni mirate ma anche con l’utilizzo di droni per individuare dall’alto le zone di focolaio e i movimenti degli insetti. Per questo, però, è obbligatorio ottenere deroghe governative. L’altra ipotesi al vaglio, come ha confermato nei giorni scorsi il prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, è quella di schierare l’esercito “prima che il malcontento si trasformi in emergenza sul fronte della pubblica sicurezza”.

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Il piano della Regione

A fine febbraio il prefetto di Nuoro ha convocato una riunione urgente con gli assessori regionali all'Agricoltura e all'Ambiente e con i vertici di Provincia, Vigili del Fuoco e sindaci dei territori interessati per preparare gli interventi sul campo che dovrebbero avere inizio entro la fine di marzo. Alla Protezione Civile si aggiungerà quindi anche l'Esercito nel tentativo di bloccare l'invasione che, da ormai 4 anni, affligge il territorio sardo.

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