
Vorrebbero più pannelli solari e pale eoliche, anche vicino a casa. Parteciperebbero volentieri alle cosiddette comunità energetiche. Sarebbero d’accordo che il Paese diminuisse la dipendenza dal gas. I cittadini italiani appaiono particolarmente ambiziosi in fatto di transizione ecologica. O almeno questo è il ritratto che emerge da una indagine Ipsos appena diffusa e realizzata in collaborazione con European Climate Foundation. A cura di Alberto Giuffrè - VIDEO

Rispetto ai cinque Paesi più popolosi in Europa l’Italia e la Spagna sono quelli dove i cittadini sarebbero favorevoli a una revisione dell’attuale obiettivo europeo del 32% di energie rinnovabili entro il 2030. C’è da dire che il nostro Paese ha già raggiunto nel 2014, con largo anticipo, l’obiettivo. Già produce circa il 35% della propria energia elettrica da fonti rinnovabili ma ha rallentato negli ultimi anni la corsa verso l’energia pulita ed è adesso al dodicesimo posto in Europa per produzione di energia da rinnovabili

Interessante vedere poi l’atteggiamento degli italiani rispetto alla cosiddetta sindrome NIMBY, sigla che sta per “not in my backyard”, “non nel mio giardino”. Insomma, l’opposizione a nuovi progetti vicini alla propria abitazione. Il favore verso i parchi solari è più forte in Italia che in tutti gli altri paesi esaminati. il 72% degli italiani dice sì a nuovi pannelli solari, anche vicino a casa

Stesso atteggiamento nei confronti dei Parchi eolici

A unire Spagna e Italia è anche l’atteggiamento nei confronti delle cosiddette comunità energetiche, un modello “dal basso” che si sta diffondendo nell’Europa del Sud anche se in Italia vede ancora pochi esempi. Il 71% dei cittadini in Italia afferma che, se vicino a casa loro fosse disponibile un progetto di proprietà comune per l'energia rinnovabile, sarebbe disposto ad aderire

Cosa fare poi con il gas, al centro del dibattito politico ed energetico negli ultimi dodici mesi. Gli italiani sono consapevoli degli effetti dannosi per il clima. E alla domanda se “il Paese debba tagliare i consumi di gas” l’Italia ha la più alta percentuale di rispondenti che dicono “sì”