Pesca sostenibile, settimana per sensibilizzare il consumatore

Ambiente

Nadia Cavalleri

La prima settimana certificata da MSC (Marine Stewardship Council) in Italia che coinvolge pescatori, aziende e brand per stimolare i consumatori verso scelte sostenibili. Diventerà un appuntamento fisso.

Per la prima volta tutto il mondo degli addetti ai lavori che gira attorno alla pesca si è riunito attorno ad un unico obiettivo: parlare di pesca sostenibile e spiegare ai consumatori finali quanto sia importante comprare pesce pescato con modalità sostenibili, capaci di preservare gli habitat e le popolazioni ittiche.

Alcuni pescatori mentre scaricano il loro pescato al porto di Anzio, Roma 3 settembre 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

Si tratta della prima edizione di quello che diventerà un appuntamento annuale promosso da MSC Marine Stewardship Council, organizzazione non-profit che da oltre 20 anni lavora per proteggere la salute degli oceani attraverso un programma di certificazione per le pratiche di pesca sostenibili. Ogni realtà coinvolta si rivolgerà al consumatore con il proprio linguaggio ma con un messaggio comune: “La consapevolezza dell’importanza di uno stile di vita sostenibile è sempre più diffusa, ma il pianeta ha bisogno di un cambiamento ancora più radicale nel modo di pensare e di agire dei suoi abitanti” ha spiegato Francesca Oppia, direttrice del programma MSC in Italia che ha aggiunto “insieme ai partner che concretamente si impegnano per portare la sostenibilità sulle tavole degli italiani, lanciamo la Settimana della Pesca Sostenibile per catalizzare gli sforzi e l’attenzione del pubblico sull’importanza di un consumo di pesce da fonti responsabili, rispettose delle popolazioni ittiche e degli ecosistemi marini”.

20060705 - ROMA - CRO  - PESCA: TONNO ROSSO VERSO SCOMPARSA DAL MERCATO ITTICO IL WWF DENUNCIA, SPECIE DECIMATA IN MEDITERRANEO E ATLANTICO Una foto del passaggio di un branco di tonni rossi. Il WWF ha denunciato che la specie rischia l' estinzione per essere stata decimata nel Mediterraneo e nell' Atlantico. ANSA/DEF

La certificazione MSC

Quello di MSC è il programma di certificazione ambientale più rigoroso riconosciuto a livello mondiale per il pesce sostenibile, come l'unico strumento di misurazione scientifica per la certificazione della pesca e programma di etichettatura ecologica che soddisfa i requisiti delle migliori pratiche come stabiliti dalla stessa agenzia delle Nazioni Unite.

I protagonisti della Settimana della pesca sostenibile sono proprio i pescatori che scelgono ogni giorno di mettere in atto le migliori pratiche della pesca sostenibile identificate dallo Standard MSC. Questi pescatori fanno del proprio lavoro una missione di vita da proteggere e tramandare per le generazioni future, custodi del mare che dipendono dal suo equilibrio per mantenere la propria famiglia. "Abbiamo scelto di certificare il nostro prodotto" spiega Lucio Dalla Bella, pescatore e socio O.P. Bivalvia Veneto (prima attività di pesca certificata MSC in Italia e in Mediterraneo) "venendo da una storia di sostenibilità e di programmazione di prelievo del mollusco in mare. Assieme ai biologi e grazie alle attività che vengono svolte con noi pescatori in mare, arriva sulla tavola del consumatore un prodotto con marchio MSC che certifica il nostro impegno e il nostro sforzo nel salvaguardare la pesca in mare pensando anche un po' al futuro dei nostri figli, perchè dobbiamo pensare che anche fra 10 o 20 anni qualcosa ci sia per tutti".  Ad affiancare i pescatori, con un ruolo altrettanto fondamentale, ci sono tutti gli operatori della filiera: dalle aziende di trasformazione e commercializzazione ai retailers, che hanno il potere di dare un fondamentale impulso alla sostenibilità attraverso l’adozione di una politica di approvvigionamento trasparente e robusta centrata sulla sostenibilità, ma anche attraverso l’aumento dell’offerta di prodotti da pesca sostenibile disponibili.

Equilibrio del mare in pericolo

Stando all’ultimo SOFIA report (The State of World Fisheries and Aquaculture)  della FAO, che risale al 2020, il 34,2% degli stock è pescato a livelli biologicamente non sostenibili e addirittura il 60% degli stock ittici viene pescato alla massima capacità. Nel Mediterraneo la percentuale di popolazioni ittiche sovra sfruttate sale all’85% (per questo motivo in Italia MSC ha una sola attività di pesca certificata fin’ora). Una pesca certificata sostenibile invece lascia in mare una quantità di pesci sufficiente affinché questi si possano riprodurre e ha il più basso impatto possibile sull’ecosistema oltre ad essere gestita in modo lungimirante così che le persone che basano la propria sussistenza sulla pesca possano continuare a mantenersi. I dati contenuti nel report pubblicato da MSC rivelano che il 19% delle catture di pescato mondiale proviene da attività di pesca di piccole e grandi dimensioni coinvolte nel programma di certificazione di MSC per un volume globale di pescato corrispondente a 16 milioni di tonnellate. 

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