Clima, giovani a Corte Strasburgo contro 33 Paesi

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I ragazzi, tutti portoghesi, hanno fatto ricorso alla Corte europea dei diritti umani (Cedu) contro l'Italia e altri 32 Stati membri del Consiglio d'Europa accusandoli di violare i loro diritti perché non rispettano gli impegni assunti con la firma dell'accordo di Parigi del 2015, la Cop21

Cinque cittadini portoghesi, tra gli 8 e i 21 anni, hanno fatto ricorso alla Corte europea dei diritti umani (Cedu) contro l'Italia e altri 32 Stati membri del Consiglio d'Europa accusandoli di violare i loro diritti perché non rispettano gli impegni assunti con la firma dell'accordo di Parigi del 2015, la Cop21. Lo ha reso noto la stessa Corte che, accettando di trattare il caso in via prioritaria, lo ha comunicato ai governi chiamati in causa, dando di fatto inizio alla fase processuale.

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo

Istituita nel 1959 dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo è competente in ordine ai ricorsi individuali e ai ricorsi da parte degli Stati contraenti per la violazione di una delle disposizioni della Convenzione o dei suoi protocolli. I diritti per la cui violazione può essere proposto ricorso sono il diritto alla vita, il divieto di tortura, il divieto di schiavitù e dei lavori forzati, il diritto alla libertà e alla sicurezza, il diritto ad un equo processo, il diritto al rispetto della vita privata e familiare, la libertà di pensiero, coscienza, religione, espressione, riunione e associazione, il diritto di sposarsi, il diritto ad un ricorso effettivo davanti ad un'istanza nazionale, il divieto di discriminazione, il divieto di abuso dei diritti.

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