L'animale il 22 giugno scorso aveva attaccato due uomini, padre e figlio, sul monte Peller. Il Consiglio di Stato ha sospeso l'esecutività dell'ordinanza della Provincia di Trento che dispone la cattura dell'esemplare. La sospensione dura fino alla discussione collegiale cautelare, fissata per il 19 novembre. Il presidente Fugatti: "In caso di altre aggressioni, non sarà responsabilità nostra"
L’orsa JJ4, che il 22 giugno scorso aveva attaccato due uomini, padre e figlio, sul monte Peller, deve restare libera. Il Consiglio di Stato ha sospeso l'esecutività dell'ordinanza della Provincia di Trento che dispone la cattura dell'orsa. La sospensione dura fino alla discussione collegiale cautelare, fissata per il 19 novembre prossimo. Si tratta di un decreto del presidente della Terza Sezione, Franco Frattini. Polemico il presidente della provincia, Fugatti: "Il provvedimento non fa gli interessi della comunità trentina".
Accolte le istanze degli animalisti
Il decreto ribalta i tre precedenti. Sono state accolte dunque le istanze delle associazioni animaliste contro la Provincia di Trento, che voleva catturare l'esemplare dopo l’attacco a due cercatori di funghi. Come scrive Repubblica, nelle motivazioni si cita il fatto che l'orsa ha tre cuccioli, che, vista la stagione, sta per andare in letargo e c'è ridotta presenza umana nei boschi e, non ultimo, che se venisse catturata sarebbe rinchiusa nel recinto di Casteller, già ritenuto inadatto per il benessere degli animali. "È una sentenza importantissima ed estremamente articolata e chiara, che afferma l'esigenza di una riforma totale dell'ordinanza che Maurizio Fugatti ha pervicacemente voluto e difeso ricevendo, pochi giorni fa, il sostegno del Tar di Trento", hanno scritto in una nota le associazioni animaliste Enpa e Oipa.
Fugatti: "Se ci dovessero essere altri attacchi, non avremo responsabilità"
"Se domani mattina JJ4 attaccherà una persona, come purtroppo è già avvenuto, la responsabilità non sarà del presidente della Provincia autonoma di Trento ma di questa decisione, presa peraltro unitariamente, del Consiglio di Stato", ha dichiarato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. "Se nei prossimi giorni dovesse accadere un fatto di questo tipo noi non avremo responsabilità nei confronti degli eventuali aggrediti - ha continuato - Si vede poche volte un provvedimento con questa urgenza ma ovviamente ne prendiamo atto. Crediamo però che non faccia gli interessi della comunità trentina".
L'aggressione di giugno
L'orsa a giugno aveva colpito due cacciatori, padre e figlio, ferendoli mentre si trovavano sul Monte Peller. Dopo l'aggresione era partita un'ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Contro la sua morte si era espresso anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che su Facebook aveva scritto: "Non abbattetela. Non se lo merita". A luglio l'ordinanza di abbattimento era già stata respinta dal Tar, accogliendo la richiesta di Enpa ed Oipa.