La macchia nera si allarga al largo della costa dove da una nave, rimasta incastrata sulla barriera corallina il 25 luglio, è fuoriuscito il carburante. La Riviere des Creoles sta diffondendo filmati e foto dello strato di olio nero che si sta allargando sull'acqua. Per risolvere la situazione si stanno chiedendo aiuti economici e di persone specializzate in tutto il mondo
Nelle isole Mauritius è stato dichiarato lo stato d'emergenza ambientale e si sta chiedendo aiuto ai massimi esperti marini di tutto il mondo per cercare di arginare i danni, dopo che da una nave rimasta incagliata sulla barriera corallina il 25 luglio, è fuoriuscito carburante. La macchia nera si sta diffondendo nell'acqua di uno dei luoghi più incontaminati della Terra e la situazione è drammatica. Foto e video dell'area sono stati diffusi dalla Riviere des Creoles.
In pericolo fauna e vegetazione
La nave giapponese MV Wakashio è rimasta incagliata sugli scogli della costa sud-orientale e lo strato di petrolio che si sta diffondendo nell'area sta uccidendo alberi, mangrovie, fauna e vegetazione. I danni alle specie marine e alla barriera corallina, protetta e finora considerata una delle più ricche e vaste del mondo, sarebbero incalcolabili. Per questo la pagina Instagram Savemauritiusreef ha organizzato una raccolta fondi documentando la grave situazione nell'area dove l'aria sarebbe irrespirabile e le scuole sono state chiuse.
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La nave trasportava circa 4 tonnellate di greggio
La nave trasportava quasi 4mila tonnellate di greggio e, attualmente, ne sarebbero state portate via soltanto 500 tonnellate. Intanto, stando a quanto riporta il quotidiano locale Express Maurice, si sono aperte nuove crepe nella chiglia della MV Wakashio. Tutta la popolazione dell'isola sta cercando di dare una mano per costruire delle barriere galleggianti con la paglia della canna da zucchero. In centinaia stanno raccogliendo il greggio disperso in mare per provare a recuperare qualche centimetro di spiaggia o di salvare il più possibile la vegetazione.
Il Giappone ha inviato una squadra
L'economia delle Mauritius ruota attorno al turismo e alla pesca e l'incidente della petroliera rappresenta una delle peggiori crisi del Paese. Il vice presidente esecutivo della società proprietaria del cargo si è "scusato" per "i grandi problemi causati" e ha annunciato un probabile sversamento di almeno mille tonnellate di petrolio. Intanto, il Giappone ha inviato una squadra di sei persone per coadiuvare un intervento della Francia che ha mobilitato un aereo al fine di trasportare attrezzature anti-inquinamento come barriere galleggianti, ma gli ambientalisti lamentano ritardi negli interventi di soccorso, bloccati anche dal maltempo.