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Trentino, il Tar stoppa l'ordinanza di abbattimento dell'orsa Gaia

Ambiente

Accolto parzialmente il ricorso delle associazioni animaliste. Prima dell'uccisione bisogna tentare altre misure come la cattura e la reclusione. Anche Costa annuncia battaglia in difesa dell'animale

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Non è colpevole JJ4, l'orsa che in Trentino ha aggredito due uomini, padre e figlio, a giugno (FOTO). L'ordinanza di abbattimento di Maurizio Fugatti, presidente leghista della Provincia autonoma di Trento, è stata fermata dal Tar, che ha accolto parzialmente il ricorso delle associazioni animaliste Lav, Wwf, Lac, Lipu e Lndc.  Il Tar, in sostanza, ritiene che prima dell'abbattimento - comunque previsto dal protocollo Pacobace in caso di pericolosita' - la Provincia di Trento debba prima mettere in campo misure come la cattura e la reclusione dell'animale, oltre che procedere ad applicare all'orsa il radiocollare.

Gli animalisti: "Nessuno torca un pelo all'orsa"

"Un grandissimo risultato - hanno commentato in una nota le associazioni animaliste - che ora obbliga il presidente della Provincia di Trento Fugatti a disattivare le gabbie di cattura e richiudere i fucili del Corpo forestale nei loro armadi, nessuno potrà torcere un pelo all'orsa". Soddisfatto anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa: "La lotta per la vita è una lotta che non ha e non deve avere colori di appartenenza - ha detto - Grazie per il vostro lavoro che ha portato a questo risultato. Sono al vostro fianco per salvare ogni vita!".

 

Il ricorso annunciato dal ministro

Già in mattinata. Costa aveva annunciato il ricorso contro l'abbattimento in Trentino dell'orsa JJ4. "Abbiamo formalizzato ieri sera la richiesta all'avvocatura distrettuale dello Stato di  proporre con urgenza ricorso dinnanzi al Tar per ottenere l'annullamento dell'ordinanza di abbattimento dell'orsa Gaia - ha spiegato Costa - il nostro scopo è quello di garantire la migliore convivenza possibile fra uomo e natura".

"Ordinanza spropositata"

Il ministro dell'Ambiente ha definito "spropositata" l'ordinanza emessa dal presidente della Provincia autonoma di Trento. Nonostante i primi a chiedere che venisse risparmiata la vita all'orso siano state le stesse vittime dell'aggressione, Fugatti ha deciso di avviare le procedure per la cattura dopo l'indentificazione dell'esemplare. L'iniziativa del ministero dell'Ambiente, già annunciata nei giorni scorsi, è stata assunta dopo aver preso atto che il presidente della Provincia autonoma di Trento non ha accolto l'invito del ministro Costa a ritirare quella parte dell'ordinanza che chiedeva l'abbattimento dell'orsa, riferisce lo stesso ministero. "Sappiamo  - ha aggiunto Costa - che la coesistenza pacifica fra specie umana e orsi è possibile e l'ordinanza, che contiene l'ordine di abbattimento per Gaia, è una misura decisamente sproporzionata rispetto all'eccezionalità di quanto accaduto". 

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