Trentino, padre e figlio aggrediti da un orso: "Ma non vogliamo sia abbattuto"

Cronaca

Fabio Misseroni e il figlio Christian sono stati feriti in val di Non. Il presidente della regione ha chiesto l'abbattimento ma i due uomini, spiegano al Corriere, sono contrari: "Abbiamo rispetto della montagna e degli animali che ci vivono"

Anche se sono stati aggrediti e feriti da un orso non identificato, Fabio Misseroni e suo figlio Christian si dicono contrati al suo abbattimento. Lunedì scorso, come ricostruisce il Corriere della Sera, i due uomini si trovavano sul monte Peller, in Trentino, quando sono stati avvicinati da un plantigrado che li ha feriti.  "Eravamo usciti dal sentiero per una decina di minuti. E di colpo ho visto l’orso venirmi addosso, digrignando i denti - ha ricordato Christian - È uscito dal sottobosco come un razzo, come una furia" . Dalla Regione è arrivato l'ordine di abbattimento, ma Christian e il padre chiedono che siano rispettati gli animali che vivono sulle montagne.

"Gli orsi vanno gestiti, rispettandoli"
 

Il ragazzo si dice certo che "prima o poi, se non si fa qualcosa, ci scappa il morto, perché gli orsi sono anche loro stressati dalla presenza sempre maggiore dell’uomo sulle montagne". Aggiungendo anche che "non voglio assolutamente abbatterli gli orsi, ma vanno gestiti, rispettando le loro vite. Qui il Monte Peller è una zona frequentata giornalmente da moltissimi turisti e da fungaioli amanti della montagna. - continua - Bisogna trovare soluzioni intelligenti, oppure non abbiamo più il diritto di andare a farci una camminata in montagna?".

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La ricostruzione dell'aggressione

"Io ero a 200 metri dalla strada principale alle 17 di lunedì pomeriggio, vestito con colori vivaci, jeans e scarponi gialli, senza macchina fotografica, nulla che incentivasse un attacco - racconta Christian al Corriere - Sotto di me passava un piccolo sentiero, lo abbiamo imboccato e l’orso ci ha aggredito. Ho sentito dire che avremmo fatto qualcosa di sbagliato o spaventato l’animale. Nulla di più sbagliato. Eravamo usciti dal sentiero e di colpo ho visto l’orso venirmi addosso, digrignando i denti, come una furia. Eppure, stavamo solo camminando". Il ragazzo ora si dice "terrorizzato al pensiero di andare in montagna a farmi una passeggiata, questa cosa non è ammissibile".

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La risposta della Regione e le reazioni

Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dopo l'aggressione ha ordinato l’abbattimento dell’animale e l’avvio della riduzione degli esemplari come previsto dal piano di tutela. Subito è arrivata la denuncia da parte di Legambiente, mentre secondo il ministro dell’Ambiente Costa è "inaccettabile l’abbattimento dell’orso in una fase in cui non sono noti i dettagli, in particolare se si trattasse di una femmina che voleva proteggere i cuccioli". La questione è arrivata anche su Twitter, dove l'attore Alessandro Gassmann si è schierato dalla parte dell'animale: "Abbiamo invaso ogni spazio dell’orso, depredato, cementificato, disboscato, sversato, bruciato, e ora ne abbattete uno con prole perché sostenete sia pericoloso?".

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