Giornata Mondiale contro la desertificazione: l'esempio sostenibile dell'Oasi di Liwa

Ambiente

Nel giorno della ricorrenza voluta dall'Onu, il primo satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione ha catturato un'immagine suggestiva di un'area degli Emirati Arabi Uniti che, grazie all'uso di pratiche sostenibili, contrasta l'avanzare delle dune in una delle zone più inospitali del pianeta

Il 17 giugno si celebra la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, ricorrenza istituita dall’ONU nel 1995 per sensibilizzare su temi come l’utilizzo sostenibile dell’acqua e la prevenzione di desertificazione e siccità, appunto. Nel 2020, in particolare, la giornata pone sotto la lente la produzione e il consumo incessanti, fattori che hanno un ruolo di primo piano nella desertificazione. Ma esistono anche esempi virtuosi offerti dai vari territori, come quello dell'Oasi di Liwa, negli Emirati Arabi Uniti, un vero baluardo contro la desertificazione di cui è possibile ammirare un'immagine suggestiva grazie al primo satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione, costellazione dell’Agenzia Spaziale Italiana e della Difesa, realizzata dalle aziende di Leonardo.

L'agricoltura sostenibile di Liwa

Il satellite ha infatti acquisito grazie al suo occhio radar (SAR, radar ad apertura sintetica) un’immagine dell’oasi che si trova sul confine settentrionale del Rub' al Khali, la grande area desertica nel cuore della penisola arabica, una delle zone più inospitali del pianeta. Come si può apprezzare dall'immagine, le piccole aziende agricole di Liwa, grazie ad un'agricoltura sostenibile basata sull’irrigazione a goccia e sulle serre, rappresentano una protezione contro l’avanzare delle dune di sabbia del Rub' al Khali e della conseguente desertificazione.

Il satellite

Il primo satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione sta attualmente completando la fase di test in orbita che lo porterà ad affiancarsi operativamente ai quattro satelliti COSMO-SkyMed di prima generazione, incrementando le capacità complessive del programma. Il sistema è stato realizzato per l’Agenzia Spaziale Italiana e per il Ministero della Difesa con il contributo di Leonardo, attraverso le sue controllate e partecipate. Inoltre Leonardo contribuisce al programma fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica.

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