La Cina dichiara guerra alla plastica monouso

Ambiente

Il gigante asiatico ha presentato un piano che punta ad eliminare entro la fine dell’anno le borse non biodegradabili nelle grandi città e a introdurre una serie di limitazioni che entreranno in vigore entro il 2025

Anche la Cina ha deciso di dare una stretta all’utilizzo della plastica monouso. La Commissione nazionale per lo Sviluppo e le Riforme e il ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente hanno presentato un piano quinquennale che punta a ridurre drasticamente la produzione, la vendita e l'uso di questo tipo di materiale. Secondo le stime elaborate dall’Università di Oxford, nel 2010 la Cina aveva prodotto 60 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica, guadagnandosi il titolo di primo produttore al mondo, seguito nella classifica dagli Stati Uniti a quota 38 milioni.

Eliminazione per le buste non biodegradabili

Il piano prevede l’eliminazione delle borse in plastica non biodegradabile, che entro la fine dell’anno dovranno sparire nelle grandi città, mentre il resto del Paese avrà tempo fino al 2022. Entro la fine del 2020 verranno messe al bando anche le cannucce di plastica monouso, con l'obiettivo di eliminarne del tutto la presenza non oltre il 2025. Nel frattempo, le autorità cinesi si impegnano a istituire un sistema di gestione delle fasi di "produzione, consumo, riciclaggio e smaltimento" dei prodotti in plastica e a promuovere l’utilizzo di materiali alternativi.

Limitazioni anche per ristorazione e alberghi

Il bando riguarderà anche l'industria delle ristorazione e delle strutture alberghiere. Entrambi i settori, entro il 2025, dovranno ridurre l'uso di plastica non biodegradabile del 30%. Stesso discorso per quanto riguarda i giganti dello shopping online, che negli ultimi anni hanno contribuito a far aumentare l’utilizzo di plastica. Basti pensare che, lo scorso anno, la cinese Alibaba in un solo giorno è riuscita a spedire circa un miliardo di pacchi, molti dei quali realizzati proprio con imballaggi in plastica. Al momento gli unici ad essere esentati dal bando sono i rivenditori di prodotti freschi.

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