Emergenza Xylella, nessuna cura contro il batterio delle piante: allarme dell' Efsa

Ambiente

Dai pareri dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, rese note oggi, si mette in guardia contro la malattia che minaccia oltre 500 specie vegetali. Necessarie misure di controllo. In Italia, nel 2013 la prima segnalazione sugli olivi pugliesi

La Xylella fastidiosa, un batterio che colpisce le piante, minaccia la maggior parte del territorio dell’Unione Europea. Dai pareri dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), rese note oggi, si è confermato che non esiste ancora una cura in grado di eliminare il batterio. I trattamenti sperimentati in questi anni sono in grado di ridurre solamente i sintomi. Necessario, dunque, secondo l'Efsa, applicare tempestivamente le misure di controllo Ue.

Lotta alla Xylella: controllo insetti vettori e taglio delle piante infette

La lotta alla Xylella consiste nella corretta e tempestiva applicazione delle misure di emergenza attualmente in vigore a livello comunitario: controllo degli insetti vettori, taglio delle piante infette e di quelle suscettibili di infezione. La difficoltà dell’intervento è causata però dal ritardo con cui si manifestano i sintomi nelle piante.

Calcolati 100 milioni di danni solo sui vigneti californiani

Il batterio è capace di infettare oltre 500 specie vegetali in tutto il mondo con 100 milioni di dollari l'anno di danni calcolati solo sui vigneti californiani. Nella vite provoca la malattia di Pierce, grave problema per i viticoltori di Stati Uniti e America del Sud. La Xylella è stata scoperta sugli olivi salentini, in Puglia, a ottobre del 2013, prima segnalazione del batterio nell'Unione europea. Da allora la sua presenza è stata segnalata anche in Francia, Spagna e Germania.

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