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Ecologia, sostenibilità, economia: tutti i vantaggi della bioedilizia

Ambiente

Gabriele De Palma

Getty Images

Abitazioni a impatto zero, che non emettono CO2 né altri inquinanti. Progettate copiando la natura e utilizzando preferibilmente le risorse in loco, sono molte le soluzioni che la bioedilizia propone per un'architettura sostenibile e città più vivibili 

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Bioedilizia – o bioarchitettura o in inglese green building – è il termine che connota il nuovo atteggiamento degli architetti nei confronti dell'ambiente. Un approccio tutto basato sul rispetto per l'ecosistema oltre che sul comfort delle persone, e che a entrambi porta indiscussi vantaggi.
Un'architettura sostenibile che minimizza l'impatto ambientale e lo fa a partire dalla scelta del luogo in cui edificare, che utilizza materiali naturali e possibilmente estratti in loco, che concepisce soluzioni per il riutilizzo dell'acqua, copia design dalla natura per ottimizzare la temperatura, adotta esclusivamente energie rinnovabili e prevede lo smaltimento dell'edificio senza rilascio di inquinanti. Vediamo nel dettaglio alcune delle caratteristiche di questa tendenza dell’architettura.

Nessuna emissione di CO2

Il primo imperativo degli edifici 'verdi' è quello di ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, anzi ridurle a zero, anche perché è quel che richiede la Direttiva europea del 2018 che entro il 2020 dovrà essere tradotta nelle legislazioni nazionali dei Paesi membri. Per il riscaldamento, quindi, pannelli fotovoltaici o energia geotermica laddove possibile, o le biomasse; materiali che rinfrescano quando fuori fa caldo e scaldano quando fa freddo. La coibentazione è d'obbligo per non dissipare il calore generato e in tal senso i serramenti diventano strategici, spesso con triplo vetro. Altra strada percorribile per raggiungere lo stesso obiettivo è far sì che la casa produca ossigeno o consumi CO2, come nel caso del Bosco verticale di Porta Nuova a Milano (replicato anche a Losanna e in progettazione a Parigi e Eindhoven). Case che si vogliono energeticamente 'passive', in grado cioè di soddisfare il proprio fabbisogno con le risorse del luogo in cui sono costruite.

Materiali

Per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ed efficienza della bioedilizia molto incidono i materiali. L'ideale è materiale naturale ricavato in loco, come mattoni di argilla, o di canapa e cemento; il legno è molto utilizzato, così come anche la paglia e la fibra di cellulosa. Nell'ottica dell'impatto ambientale è importante non solo l'efficienza 'termica' del materiale utilizzato ma anche la sua provenienza geografica (ogni spostamento produce inquinamento), il costo in emissioni della sua produzione e quello del suo futuro smaltimento. Come chiarito dalla definizione di green building data dall'Epa, l'Agenzia Usa per l'ambiente, gli edifici dovranno essere sostenibili per tutto il ciclo di vita, quindi non solo progettazione e costruzione ma anche “manutenzione, ristrutturazione e decostruzione”. E quindi grande attenzione ai materiali ottenuti dal riciclo e alla riciclabilità degli stessi a fine uso.

Sostenibilità per design

Il progetto di una nuova abitazione nasce sempre su carta, e già la fase ideativa, il disegno in scala, è determinante per la sostenibilità. La scelta dell'esposizione più favorevole e lo studio della conformazione architettonica più adatta a conservare la temperatura interna. La natura è fonte di ispirazione e la biomimesi, lo studio della natura come modello per migliorare le tecnologie umane, ha già prodotto interessanti risultati. Come il sistema di raffreddamento usato nei termitai e riprodotto per mantenere fresco un palazzo in Zimbabwe. O le soluzioni studiate da Daniela Ducato, appena nominata Cavaliera delle Repubblica perché “campionessa mondiale di innovazione, orgoglio dell'Italia migliore”, che si è ispirata al sistema respiratorio delle cavallette per progettare un metodo per aumentare la quantità di aria fresca in una casa. Per restare a soluzioni più semplici, l'impiantistica (luce e acqua) è sempre ottimizzata con lampadine a basso consumo e impianti per il riutilizzo delle acqua bianche.

Vantaggi economici

Non bastassero i vantaggi ecologici appena raccontati, sono sensibili anche i quelli economici, soprattutto nel lungo periodo. L'investimento in materiali e soluzioni architettoniche di bioedilizia ad hoc, spesso leggermente superiore ad altre soluzioni tradizionali, viene presto recuperato dalle spese per l'energia, che nel caso della casa passiva si riducono notevolmente. Molte soluzioni edilizie sono invece già standardizzate e accessibili a prezzi concorrenziali con le soluzioni non sostenibili. Nella legge di bilancio 2019 sono state confermate le agevolazioni sull'efficientamento energetico della abitazioni. Vivere in case e quartieri meno inquinati, ha un valore inestimabile, al di là del conto economico.