Il Giappone contro la plastica: riduzione del 25% entro il 2030

Ambiente
Il Giappone è il secondo Paese per consumo pro-capite di plastica (archivio LaPresse)

Tokyo punta ad adottare le nuove norme entro il prossimo giugno, quando ospiterà il G20. La bozza del provvedimento prevede anche l'obbligo di far pagare le buste della spesa -  LO SPECIALE: SKY UN MARE DA SALVARE

Una riduzione del 25% entro il 2030 e l'obbligo per le attività commerciali di far pagare l'uso delle buste. Sono le misure che il governo giapponese intende adottare contro l'utilizzo della plastica, per la prima volta indicando obiettivi precisi e non solo intenti generici.  (LO SPECIALE: SKY UN MARE DA SALVARE)

Cosa prevede la proposta

In base alla bozza del governo presentata al Consiglio nazionale per il monitoraggio dell'ambiente, sono previste anche nuove norme per valorizzare i rifiuti. L'esecutivo ha presentato un piano per il riciclo o il riutilizzo del 100% dei contenitori di plastica entro il 2035, tramite il loro incenerimento per lo sviluppo di energia termica. La proposta punta a tagliare di un quarto il consumo di prodotti in plastica usa e getta, come cannucce e bottiglie, e a raggiungere il 60% di imballaggi da plastica riciclata. Non è invece ancora chiaro quando dovrebbe entrare in vigore l'obbligo di far pagare i sacchetti della spesa. È probabile che la spinta verso questi obiettivi passi per alcune misure di sostegno alle imprese.

La spinta internazionale

Lo scorso giugno il governo di Tokyo era stato criticato al termine dell'incontro del G7 in Canada, dopo essersi rifiutato di aderire al trattato per il controllo dell'inquinamento della plastica negli oceani. Il ministero dell'Ambiente nipponico si era poi detto disponibile ad aggiornare gli obiettivi ed eventualmente superare i target numerici del trattato. Che la spinta internazionale abbia avuto un peso lo confermerebbe il fatto che il governo punta ad approvare le nuove norme entro il prossimo giugno, quando ospiterà, a Osaka, il G20. Il Giappone è il secondo paese per consumo pro-capite di plastica, dietro gli Stati Uniti (altro Paese che non ha firmato il trattato sull'inquinamento da plastica): in media ogni singolo cittadino usa dalle 300 alle 400 buste di questo materiale all'anno.

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