Legambiente, la Goletta dei Laghi riparte a caccia di microplastiche

Ambiente
Attivisti e volontari, ma anche comuni cittadini, saranno coinvolti nella campagna ambientalista (foto: Sos Goletta/Legambiente)
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Dal 29 giugno al 29 luglio, un mese in viaggio tra i bacini lacustri italiani per fare il punto sulle criticità, sia a livello idrico sia di inquinamento

La Goletta dei Laghi di Legambiente è pronta a ripartire: dal 29 giugno per un mese monitorerà i bacini lacustri italiani e andrà "a caccia di microplastiche" e di altre criticità che investono i laghi della penisola. L'anno scorso rilevò  undici bacini in sofferenza idrica.

I tre obiettivi della Goletta dei Laghi

L'iniziativa di Legambiente – in collaborazione con Enea, Novamont e Conou, il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati – si svilupperà su tre principali fronti: un'indagine sulle microplastiche disperse nei laghi, una sull’inquinamento microbiologico e sulla qualità delle acque e infine un'attività di promozione territoriale e mobilitazione di volontari e cittadini. Quest'ultima iniziativa, in particolare, sarà finalizzata ad azioni come la raccolta dati sui rifiuti accumulati sulle spiagge lacustri. I cittadini sono inoltre invitati a contribuire attraverso il servizio di segnalazione Sos Goletta o scrivendo a sosgoletta@legambiente.it.

L'itinerario

La 13esima edizione della Goletta prenderà il via dal Lago di Garda, dove si fermerà fino al 3 luglio, per arrivare il 25, e fino al 29, nei laghi laziali. Toccherà tutti i principali bacini italiani: Lago d’Iseo (4-6 luglio), di Como (dal 7 al 9), Maggiore (dal 10 al 13), sponda italiana del Lago di Lugano (13 luglio), Lago di Cavazzo (dal 14 al 16) e Laghi Trasimeno e di Piediluco (19-23 luglio). Il principale obiettivo è "La promozione delle pratiche di gestione per la tutela della biodiversità e delle acque come strumenti fondamentali per il rilancio dell’economia locale". Ad oggi il 40% dei bacini lacustri si trova in uno stato di qualità insufficiente rispetto ai traguardi proposti dalle direttive europee", spiega il direttore di Legambiente, Giorgio Zampetti.

Le microplastiche nei laghi

Sotto la lente della Goletta ci saranno gli scarichi non depurati e inquinanti, i rifiuti, l’incuria e gli scempi, la perdita di biodiversità, la cementificazione delle coste e la captazione delle acque. E pure il problema delle microplastiche che non riguarda solo mari e oceani (LO SPECIALE), ma anche i bacini lacustri e i fiumi, come dimostrano i dati raccolti dall'associazione ambientalista e da Enea nelle due passate edizioni della campagna. Un'indagine, quella sulle particelle di plastica inferiori a 5 millimetri, che proseguirà per il terzo anno consecutivo in sei bacini (Iseo, Maggiore, Garda, Trasimeno, Como e Bracciano), allargando il fronte ai sedimenti delle sponde lacustri. Tra le battaglie di Legambiente c'è anche quella per la messa al bando delle plastiche usa e getta. Un altro caposaldo del progetto sono le analisi microbiologiche, considerando il fatto che "un abitante su quattro ancora non può contare su un adeguato servizio di depurazione degli scarichi".

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