Sos esperti: clima minaccia "cassaforte" biodiversità alle Svalbard

Ambiente
Lo Svalbard Global Seed Vault (Foto: GettyImage)
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Non è a rischio tenuta solo la struttura che custodisce il deposito globale di sementi ma secondo gli esperti sarà necessario sviluppare nuove varietà di sementi che possano resistere al cambiamento del clima

Nello Svalbard Global Seed Vault si conservano i semi rappresentativi delle più importanti coltivazioni mondiali, una cassaforte chiave di biodiversità e "arma" per la sicurezza alimentare globale. Dal centro situato tra il Mar di Groenlandia e il Mare di Barents arriva però un allarme dagli esperti riuniti per il decimo anniversario dell'inaugurazione della banca dati. Il clima sta cambiando troppo velocemente - spiegano a Bloomberg - e, per assicurare il cibo agli umani del futuro, bisogna sviluppare nuove sementi.

Il clima

Gli scienziati sottolineano che il clima sta cambiando troppo velocemente. Spie di questa tendenza sono diverse, ad esempio la pioggia al Circolo polare artico quando in buona parte dell'Europa nevicava con un'intensità che non si registrava da anni. Per mettere al sicuro il cibo del futuro, avvertono, non basteranno gli interventi di ristrutturazione (la Norvegia sta già investendo 20 milioni di dollari per mettere in sicurezza e migliorare le condizioni della struttura). Bisognerà creare nuove colture capaci di sopravvivere e adeguarsi alle nuove condizioni climatiche.

L'importanza della biodiversità

"La biodiversità è il mattone su cui si sviluppano nuove piante e a causa dei cambiamenti climatici abbiamo un disperato bisogno di sviluppare nuove varietà", spiega Aaslaug Marie Haga, executive director del Crop Trust, organizzazione che lavora a supporto della banca genetica. "Il clima sta cambiando più velocemente rispetto alla capacità di adattarsi delle piante".

La collaborazione con le altre banche

Le sementi sono conservate a -18°C, a 100 metri di profondità, nel cuore di una montagna dietro sei porte di acciaio. Il Global Seed Vault delle Svalbard rappresenta il "backup" delle altre banche genetiche del mondo, supervisionate dall'International Treaty on Plant Genetic Resources for Food and Agriculture. Crop Trust sta lavorando per raccogliere 850 milioni di dollari da destinare alla preservazione della biodiversità a livello locale. Infatti, secondo gli esperti, il primo passo per la conservazione dei semi deve partire dagli agricoltori, sottopagati e non incentivati a collaborare alla conservazione della biodiversità. Nonostante il passo indietro sugli Accordi di Parigi, gli Stati Uniti non hanno ritirato il proprio supporto al progetto e sono tra i principali finanziatori di Crop Trust.

La donazione dei semi

In occasione dei 10 anni dello Svalbard Global Seed Vault, tutte le banche genetiche del mondo hanno depositato nuovi semi tra cui riso, granturco, melanzane africane e lenticchie. In un mondo ideale questa istituzione non sarebbe necessaria, ma come ha spiegato Jon Georg Dale, ministro dell'agricoltura norvegese, "dobbiamo essere preparati per l'ignoto".

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