Blue Friday: consumare responsabilmente
AmbienteÈ l’alternativa al black Friday, amica del mare. Un’iniziativa della Commissione Oceanografica dell’Unesco nata per riflettere sull’impatto che i nostri consumi hanno sull’oceano
In Italia circa 14 milioni di persone partecipano al Black Friday, una giornata di shopping che celebra l’iper-consumismo. Un “venerdì nero” che non genera soltanto acquisti scontati, ma che ha un impatto molto elevato sul Pianeta a causa delle emissioni di gas serra e della produzione del più alto tasso di scarti da imballaggi, soprattutto plastica, dell’intero anno. il Blue Friday propone una serie di workshop e attività culturali dedicate alla comunità locale, per promuovere l’educazione all’oceano, la sostenibilità e l’artigianato e uno stile di vita più responsabile - in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Guida blu degli artigiani
A Villa Hériot, sede dell’Università Internazionale dell’Arte (UIA) è stata presentata la Guida Blu degli artigiani veneziani: un progetto nato in collaborazione con il Gruppo Prada e Venezia da Vivere. Dagli abiti ai cappelli, dal vetro alla carta sino ai tessuti, ai gioielli e alle maschere, raccoglie gli indirizzi di oltre 50 artigiani, accomunati dal medesimo filo blu: l’impegno a salvaguardare il patrimonio veneziano di alto artigianato. “Venezia da Vivere è un progetto di valorizzazione e comunicazione del vasto patrimonio veneziano di cultura, design e arte, che ha l’impegno di portare nel futuro l’artigianato veneziano. Con la Guida Blu ed eventi come Atelier Aperti diamo voce e volto ai talenti artigiani” dice Laura Scarpa di Venezia da Vivere. “L’artigianato è un modello di produzione intrinsecamente sostenibile: gli artigiani investono sulla qualità, limitano gli sprechi di materiale e garantiscono una filiera corta e pratiche di lavoro sane”, aggiunge. Lorenzo Cinotti. “Dal 2019 abbiamo intrapreso un percorso volto a convalidare i principi fondativi di UIA e, dove possibile, attualizzarli, declinandone i significati attraverso workshop, masterclass corsi e lezioni aperte. Tutte queste attività hanno come carattere comune la multidisciplinarietà, un atteggiamento verso l’insegnamento che UIA raccoglie, dai maestri del passato che la hanno fondata e animata e che oggi vuole tramandare alle nuove generazioni,” conclude Alessandro Marinello, Presidente dell’UIA.
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Le iniziative
Diversi i partner che hanno aderito all’iniziativa e che hanno preso parte alla due giorni di eventi e incontri come Fabio Murzi, presidente di Acqua dell’Elba, Società Benefit e della realtà no-profit Fondazione Acqua dell’Elba. Ha raccontato di SEIF – Sea Essence International Festival, il primo festival internazionale dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione del mare e della sua essenza, presentando in anteprima l’edizione 2025 e raccontando i risultati finora raggiunti grazie a questa manifestazione. Tra questi, il progetto “Blue Schools all’Isola d’Elba”: a luglio, grazie a un percorso coordinato da Fondazione Acqua dell’Elba, l'Isola d'Elba è stata infatti riconosciuta come la prima area in Europa dove tutti gli istituti sono certificati come "Blue Schools", iniziativa promossa da IOC-UNESCO per integrare l’educazione oceanica nei programmi scolastici a livello globale. Nell’ambito dell’Artivismo, l’arte che s’interroga sulle emergenze del nostro tempo, l’artista Gino Baffo parlerà del progetto Barene. Come spiega: “L’arte è un’espressione estetica dell’essere umano, è un mezzo per portare i propri messaggi a rivelare la bellezza. Su tele di cotone grezzo immerse nel fango/caranto delle barene lagunari per circa quattro mesi, la Natura “dipinge” con i colori dell’inverno e della primavera. A seguire è l’artista a finire l’opera con spatole, pennelli e colature d‘oro quali segni di Venezia e della sua ricchezza. Ambiente e Natura sono quotidianamente aggrediti da nuove minacce: l’umanità finirà per assuefarsi all’idea sbagliata dell’inevitabile distruzione degli ecosistemi, ma qui è il dovere degli artisti. È la loro opera che deve avere la forza di penetrare il muro dell’indifferenza”. Le opere di Gino Baffo e le fotografie di Andrea Pancino - a cura di Maria Luisa Lasala - saranno esposte fino al 3 dicembre 2024 negli spazi di Ca’ di Dio a Venezia.