L'evento organizzato dall'associazione ambientalista per avvicinare i cittadini alla biodiversità che si incontra quotidianamente nelle aree urbane si è tenuto domenica 15 ottobre. Più di 300 i volontari impegnati in oltre 50 città italiane
Oltre 300 volontari del Wwf, 100 iniziative e più di 50 città coinvolte. È questo il bilancio della prima edizione dell'Urban Nature, il festival della natura organizzato dall’associazione ambientalista domenica 15 ottobre, allo scopo di sensibilizzare i cittadini al rispetto della biodiversità che ogni giorno si incontra nelle aree urbane durante una passeggiata al parco, per andare a lavoro o a scuola. Il Wwf ha colto l'occasione per lanciare un appello per un piano nazionale finalizzato a migliorare la qualità della vita e la salute di chi vive nelle città italiane, valorizzando le aree verdi metropolitane.
I limiti delle città italiane
Le città coinvolte dall'iniziativa del Wwf sono state più di 50 tra cui Trieste, Bologna, Milano, Genova, Firenze, Perugia, Chieti, Rovigo, Napoli, Potenza, Catania, Palermo, Caserta, Bergamo, Lecce, Livorno e Pistoia. Il viaggio nel verde urbano ha, però, fatto emergere ancora dei limiti rispetto alle realtà delle grandi metropoli europee. Nonostante i passi avanti fatti con il Comitato Nazionale per il Verde Pubblico, "in Italia – scrive il Wwf sul proprio sito - siamo ancora lontani nella progettazione del verde, dalla Green Grid (rete verde) di Londra o dal Green Infrastructure Plan di New York". Solo nei centri maggiori come Roma o Milano si stanno gettando le basi per un intervento di sistema che raccordi le aree verdi già esistenti, aree protette e giardini pubblici cittadini. Sono, infatti, 88 i comuni in Italia, sui 116 capoluoghi di provincia, nel cui territorio è localizzato almeno un sito di Natura 2000, ovvero le aree protette della rete ecologica istituita da una direttiva Ue per garantire il mantenimento degli habitat naturali di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
La proposta del Wwf
La proposta del Wwf, lanciata nell'ambito del festival Urban Nature, consisterebbe nella valorizzazione delle reti ecologiche e nello sviluppo di servizi ecosistemici nelle aree urbane. Sarebbe inoltre necessario, secondo l'organizzazione ambientalista, predisporre dei censimenti del verde, uno strumento basilare per una corretta pianificazione. Infine, sarebbe utile "favorire – scrive ancora il Wwf - anche con un maggior coinvolgimento degli uffici comunali competenti, l'esperienza civica dei giardini condivisi e degli orti sociali". Il capitale naturale delle aree urbane dovrebbe essere arricchito e gestito correttamente, anche e soprattutto alla luce "di tutte le ricerche che documentano l’importanza del verde nei sistemi urbani per la salute e il benessere dei cittadini (in particolare per il sequestro del carbonio e la cattura di particolato come PM 10 e PM 2,5 nonché del protossido di azoto e di anidride solforosa)".