Wwf, una petizione per salvare il leopardo delle nevi dall'estinzione

Ambiente
Un esemplare di Leopardo delle nevi (Panthera uncia) (Getty Images)

L'associazione animalista presenterà una raccolta firme, già sottoscritta da più di 200mila persone, al "Snow Leopard Summit and Ecosystem Forum" per chiedere la tutela degli ultimi 4mila esemplari del felino

Il Wwf si mobilita per il leopardo delle nevi. L'organizzazione animalista più famosa del mondo è infatti promotrice, insieme a Snow Leopard Trust e Nabu, di una raccolta firme indirizzata a grandi potenze come Russia, Cina e India e volta a chiedere un rafforzamento degli impegni già assunti in precedenza, per evitare i danni all'ambiente che possano compromettere il destino del raro felino.

Il summit internazionale

La richiesta del Wwf ha già raccolto più di 200mila firme (2mila in Italia) tra cui quelle prestigiose degli attori Leonardo Di Caprio e Megan Fox. Il documento sarà consegnato nell'ambito del International Snow Leopard Summit and Ecosystem Forum, che si è aperto il 24 agosto a Bishkek, in Kirghizistan, e che riunisce i leader dei 12 Paesi in cui è presente il leopardo delle nevi. Del raro felino (Panthera uncia) rimangono appena 4mila esemplari, scrive il WWF in una nota, "distribuiti in maniera frammentata tra le montagne di Afghanistan, Bhutan, Cina, India, Kazakistan, Kirghizistan, Mongolia, Nepal, Pakistan, Russia, Tagikistan e Uzbekistan”. È proprio partendo da questi Stati che il Forum cercherà, a quattro anni di distanza dalla prima riunione, di raggiungere l'ambizioso obiettivo di garantire entro il 2020 la tutela di 20 habitat strategici per la sopravvivenza della specie, ma anche del benessere di milioni di persone che utilizzano le grandi risorse idriche di quelle aree.

Il doppio rischio

La zona che si intende porre sotto tutela è quella nota come "la grande riserva idrica del pianeta", che riunisce 20 grandi fiumi asiatici. "Per il WWF questo vertice offre un'occasione unica e rara per affrontare due delle più grandi minacce emergenti per il leopardo delle nevi e per il suo habitat: il cambiamento climatico e lo sviluppo insostenibile di infrastrutture". Proprio a tal riguardo la vigilia dell'incontro internazionale è stata caratterizzata da una notizia positiva proveniente dallla rappresentanza del Nepal, che ha presentato un piano per la gestione della specie, considerato un ottimo modello dal Wwf. "Assicurare il futuro del leopardo delle nevi, simbolo incontrastato delle montagne d’alta quota dell'Asia, ci permette di riconoscere non solo la nostra interdipendenza, ma anche la nostra responsabilità morale verso la natura", ha dichiarato Marco Lambertini, Direttore Generale del WWF Internazionale.

Convivenza fra uomo e animale

Il Wwf rende noto anche un dato ricavato da alcuni studi scientifici, secondo il quale il cambiamento climatico potrebbe cancellare oltre due terzi degli habitat del leopardo delle nevi nei prossimi 50 anni. Lo sforzo per salvare il felino, ricorda l'associazione, dovrà poi aumentare per rafforzare le soluzioni di convivenza fra le specie selvatiche e le popolazioni locali. Secondo un rapporto di Traffic, ogni anno circa 450 esemplari di leopardo delle nevi vengono uccisi dai bracconieri interessati a rivendere illegalmente le loro pelli. Una piaga quella del bracconaggio che, secondo quanto reso noto dal Wwf, sta decimando elefanti, rinoceronti e tigri in Asia e in Africa. Al termine del Forum, previsto per il prossimo 26 agosto, i 12 Stati partecipanti dovrebbero riunirsi nella firma della Dichiarazione di Bishkek per mettere nero su bianco gli obiettivi concordati.

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