Accordo sul clima: cosa cambia con l'uscita degli Stati Uniti
AmbienteLa decisione di Trump potrebbe compromettere seriamente gli obiettivi prefissati nell'ambito della Cop21: gli Usa sono infatti fra i maggiori produttori di emissioni di gas serra al mondo
Secondo gli esperti di varie università e think tank, l'uscita degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi aggiungerebbe tre miliardi di tonnellate di anidride carbonica (CO2) all'anno alle emissioni globali, aumentando la temperatura della Terra da 0,1 a 0,3°C per la fine del secolo.
Cos'è l'accordo di Parigi
L'Accordo di Parigi impegna i paesi firmatari a contenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi dai livelli pre-industriali, con l'obiettivo di non sforare gli 1,5 gradi entro il 2100. Già oggi le temperature medie sono 1 grado sopra i livelli pre-industriali, un cambiamento climatico avvenuto in massima parte negli ultimi decenni. Con l'intesa firmata nel 2015, i 195 Stati aderenti hanno preso impegni di riduzione delle emissioni, ma secondo molti esperti queste misure sarebbero insufficienti a garantire gli obiettivi prefissati e dovrebbero essere rapidamente aggiornate. Questo è il fine della diplomazia internazionale legata alle conferenze annuali sul clima dell'Onu, le Cop: quella di Parigi del 2015, dove è stato firmato l'accordo, è stata la 21esima. L'ultima conferenza, invece, si è tenuta a Marrakech nel 2016 (Cop 22); la prossima (Cop 23) avrà luogo a Bonn il prossimo autunno.
Le conseguenze per gli Stati Uniti
Uscire dall'intesa non sarebbe facile per gli Stati Uniti, a causa dei vincoli del diritto internazionale; e comporterebbe faticose battaglie diplomatiche, simili a quelle del Regno Unito post-Brexit. I Paesi firmatari dell'Accordo non possono infatti uscire prima di tre anni, e la procedura ha una durata di un altro anno. Trump non potrebbe quindi sbarazzarsi dei vincoli di Parigi prima del 2020, a meno di violare il diritto internazionale. Una scorciatoia per gli Stati Uniti potrebbe essere quella di abbandonare del tutto la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, l'Unfccc (quella che organizza le Cop), che Trump ha aspramente criticato in passato. Un'altra opzione potrebbe vedere Washington rinegoziare i suoi obiettivi di taglio delle emissioni, avviando però in questo modo una logorante trattativa con gli altri Paesi.