Clima, Trump: "Su accordi di Parigi deciderò molto presto"

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Il patto, siglato tra circa 200 paesi nel 2015, impegna gli Stati Uniti a ridurre le emissioni da combustibili fossili di circa un quarto entro il 2025. Il presidente: "Sto sentendo molte persone su entrambe le posizioni"

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump chiarisce la sua posizione sugli accordi del clima firmati a Parigi. "Sto sentendo molte persone su entrambe le parti - ha detto rispondendo ai giornalisti a margine dell'incontro nello Studio Ovale con il primo ministro del Vietnam, Nguyen Xuan Phuc - Annuncerò la decisione molto presto". 
La Casa Bianca, in serata, ha confermato l'intenzione di Donald Trump, che questa mattina aveva già espresso la propria opinione. La sua era stata una replica alle notizie che circolavano sulla stampa americana. Secondo i media locali, infatti, il tycoon avrebbe deciso di ritirare gli Usa dall'accordo firmato nella capitale francese nel 2015 e ratificato da 196 Paesi (LA SCHEDA). 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">I will be announcing my decision on the Paris Accord over the next few days. MAKE AMERICA GREAT AGAIN!</p>&mdash; Donald J. Trump (@realDonaldTrump) <a href="https://twitter.com/realDonaldTrump/status/869903459511918592">31 maggio 2017</a></blockquote>
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Via gli Usa dagli accordo di Parigi

A sostenere il ritiro degli Usa dagli accordi di Parigi sono stati il sito web Axios, che cita due fonti anonime, sia la Abc che riporta il virgolettato di un'altra fonte interna all'amministrazione. Già la scorsa settimana, durante il G7 a Taormina, Trump ha impedito una dichiarazione congiunta dei sette grandi sul clima. Tanto che nei documenti finali gli altri Paesi avevano acconsentito a lasciare agli Usa il tempo necessario per decidere sulla propria posizione. Il portavoce della Casa Bianca, incalzato dai giornalisti, ha rifiutato di dire se Trump ha deciso il ritiro degli Usa dagli accordi o meno.

Riscaldamento globale ed emissioni

L'accordo di Parigi, raggiunto nel dicembre 2015 a Parigi, mira a limitare il riscaldamento globale diminuendo le emissioni di combustibili fossili. Il presupposto di partenza è che il cambiamento climatico rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per le società umane e per il pianeta e richiede quindi la massima cooperazione di tutti i paesi con l'obiettivo di "accelerare la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra". 

Gli Stati Uniti si erano impegnati a ridurre le proprie emissione di una quota tra il 26% e il 28% entro il 2025.

Incerto se uscita completa o parziale

Un piccolo team di esperti, tra i quali il capo dell'agenzia per la difesa dell'ambiente (Epa) Scott Pruitt, sono al lavoro per definire i dettagli su come il ritiro dall'accordo verrà eseguito, scrive ancora Axios, secondo il quale in particolare devono stabilire se avviare un completo ritiro formale - che potrebbe richiedere fino a tre anni - o una uscita dal trattato delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che potrebbe essere una soluzione più veloce ma anche più estrema.

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