I decessi sono in totale 25.549. Sono 117 le persone in meno in terapia intensiva. I guariti in più sono 3.033, il totale è 57.576. I tamponi eseguiti sono 66.658 in più, in totale 1.579.909. Le persone testate, al netto di quanti tamponi abbiano fatto, sono 1.052.577
I dati regione per regione
Dai dati della Protezione civile emerge che i pazienti attualmente positivi sono:
33.873 in Lombardia
12.845 in Emilia-Romagna
15.152 in Piemonte
9.925 in Veneto
6.171 in Toscana
3.466 in Liguria
3.230 nelle Marche
4.486 nel Lazio
2.978 in Campania
1.871 nella Provincia di Trento
2.936 in Puglia
1.135 in Friuli Venezia Giulia
2.301 in Sicilia
2.100 in Abruzzo
1.494 nella provincia di Bolzano
355 in Umbria
817 in Sardegna
823 in Calabria
463 in Valle d'Aosta
229 in Basilicata
198 in Molise.
Le vittime
Quanto alle vittime, se ne registrano:
12.940 in Lombardia
3.269 in Emilia-Romagna
2.630 in Piemonte
1.206 in Veneto
723 in Toscana
1.047 in Liguria
857 nelle Marche
375 nel Lazio
332 in Campania
382 nella provincia di Trento
372 in Puglia
256 in Friuli Venezia Giulia
213 in Sicilia
280 in Abruzzo
261 nella provincia di Bolzano
61 in Umbria
98 in Sardegna
76 in Calabria
127 in Valle d'Aosta
24 in Basilicata
20 in Molise.
Locatelli: "R con zero sceso a 0,5-0,7"
"L'R con zero, l'indice di contagiosità del Coronavirus, è sceso ad una percentuale compresa tra lo 0,5 e lo 0,7", ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli in conferenza stampa alla protezione civile. Locatelli ha anche sottolineato che a partire dal 5 aprile, "con la sola eccezione di una giornata, c'è stata una riduzione del numero dei pazienti ricoverati. E dal 3 aprile c'è stata costantemente ogni giorno una riduzione del numero dei pazienti che erano ricoverati in terapia intensiva".
Locatelli: "Studi su vaccini avanzati, ma mesi per vendita"
Locatelli ha anche spiegato che ci vorranno "dei mesi prima di poter pensare alla commercializzazione di un vaccino" e per capire quanto "potrà durare la protezione". Secodo il presidente del Css "oggi c'è evidenza" che "due potenziali vaccini negli Usa, uno in Inghilterra, uno in Germania e uno in Cina vi è una fase avanzata di sviluppo. Ma deve essere chiaro che ciò non significa affatto un'imminenza di commercializzazione, ma messa a punto di approcci vaccinali in grado di sviluppare una risposta immunologica protettiva per chi verrà sottoposto al vaccino".