Il nuovo piano di sviluppo di Opel punta sull’elettrico
TecnologiaLa casa automobilistica tedesca, acquisita lo scorsa estate dal gruppo industriale francese Psa, ha presentato le linee programmatiche per i prossimi anni. Obiettivo: raggiungere livelli di eccellenza nell'ecosostenibilità
Risparmi e nuovi guadagni
Opel, precedentemente di proprietà di General motors, è entrata a far parte di Psa, a cui appartengono anche i marchi automobilistici Peugeot, Citroën, Ds e Vauxhall Motors. Per il piano di rilancio della casa tedesca, il gruppo industriale francese ha previsto nuove sinergie che permetteranno "risparmi dell'ordine di 1,1 miliardi di euro entro il 2020 e di 1,7 miliardi di euro entro il 2026". Nello specifico, ha spiegato Lohscheller, Opel rafforzerà, ad esempio, la sua competitività entro il 2020 riducendo i costi in media di 700 euro per ogni auto prodotta. Azioni come queste, secondo il Ceo, contribuiranno a generare "un flusso di cassa positivo e un margine operativo per la divisione auto del 2% entro il 2020 e successivamente del 6% entro il 2026". La speranza dell’azienda è riuscire ad entrare entro il 2022 in oltre 20
nuovi mercati di esportazione per "esplorare altre opportunità a livello mondiale a medio termine".
Obiettivo 2024
Cardine del nuovo piano di sviluppo del marchio è la svolta "green". Opel, infatti, attraverso un accesso alle tecnologie del gruppo Psa, punta a diventare "un leader europeo nella riduzione della CO2, la prospettiva è quella di arrivare al 2024 con una gamma di auto completamente elettrificata". Per riuscirci verranno sviluppati motori con propulsione elettrica pura, ibridi plug-in o motori termici mild hybrid. Nello specifico, entro il 2020, la casa tedesca proporrà quattro modelli elettrificati, tra cui la prossima generazione Corsa, che sarà proposta anche come auto completamente elettrica, e il suv Grandland X Phev. Infine lo storico stabilimento di Ruesselsheim, in Germania, diventerà un centro di competenza globale per l'intero Gruppo Psa, dove saranno progettati tutti i nuovi veicoli Opel e Vauxhall. Tra le competenza identificate per il centro ci sono alcune tecnologie di guida autonoma e lo sviluppo dei sistemi di assistenza per i conducenti. "Prima – ha spiegato Tavares - veniva deciso tutto a Detroit, il centro delle decisioni oggi non è Parigi, ma Ruesselsheim.
Nessun licenziamento ma salari ridotti
Per la "rinascita" di Opel non saranno previsti licenziamenti nelle fabbriche della casa tedesca dove, fino al 2018, verranno mantenuti tutti i circa 19mila dipendenti in Germania. A risentirne però, fa sapere l’azienda, saranno i salari che subiranno una riduzione attraverso "concezioni innovative del lavoro e indennizzi".