Yahoo, nel 2013 violati tutti i 3 miliardi di account mail
TecnologiaVerizon adesso rischia di subire maggiori esborsi dovuti alle class action in corso contro la società
La breccia aperta negli account email di Yahoo nel 2013 è molto più grossa rispetto a quanto precedentemente ammesso dalla società: i profili violati sono stati circa 3 miliardi, tutti quelli - cioè - che erano domiciliati presso Yahoo all'epoca. Lo ha annunciato la compagnia, acquisita lo scorso anno da Verizon, che ora rischia di subirne le conseguenze in termini di nuovi risarcimenti.
La gravità della falla
Rispetto a quanto rivelato nel 2016, la portata del cyberattacco è triplicata. Fra il miliardo di utenti danneggiati secondo la prima versione anche 150mila tra funzionari della Casa Bianca, militari, agenti della Cia e della Nsa. L'acquisizione da parte di Verizon, in seguito alla notizia, era stata scontata di 350 milioni di dollari ma a quanto pare la verità non era ancora venuta completamente a galla. Secondo quanto comunicato da Oath (nuovo nome post acquisizione della sussidiaria cui fa capo Yahoo) il 4 ottobre 2017, la rettifica dei danni è dovuta a nuovi dati “recentemente ottenuti”. Le informazioni sottratte, si legge nel comunicato, non hanno toccato informazioni protette come le operazioni bancarie o le password, bensì informazioni più facili da hackerare come le domande di sicurezza dell'account, le quali possono aprire l'accesso ad altre email degli utenti. Un funzionario Yahoo ha precisato a Reuters che fra i 3 miliardi di account violati, molti erano utilizzati poco o nulla. Tutti i profili colpiti sono stati comunque informati via email dalla società.
Le conseguenze
Un maggiore numero di utenti esposti all'attacco informatico comporta, per la nuova proprietaria Verizon, esborsi più onerosi dovuti alle class action già in corso, già oltre 40. In termini di numero di account violati, il furto informatico subito da Yahoo è il più imponente di sempre. "Verizon è impegnata nei più alti standard di responsabilità e trasparenza, e lavoriamo in modo proattivo per garantire la sicurezza dei nostri utenti e delle reti in un panorama in continua evoluzione delle minacce online", ha dichiarato nel comunicato dell'azienza Chandra McMahon, chief information security officer di Verizon. "Il nostro investimento in Yahoo - ha proseguito - sta consentendo a questa squadra di continuare a compiere passi significativi per migliorare la propria sicurezza, oltre a trarre vantaggio dall'esperienza e dalle risorse di Verizon".