Facebook: arriva Community Help, per chiedere aiuto in caso di crisi

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La funzione Community help di Facebook amplia le funzioni di Safety check, lanciato nel 2014 (Getty Images)
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Il social network ha deciso di ampliare le funzioni del Safety check, che si attiva in caso di calamità e permette di far sapere ai contatti la propria incolumità. Interessati, per ora, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, India e Arabia Saudita

Facebook ha attivato in sei Paesi una nuova funzione del suo Safety check per consentire agli utenti che si trovano in aree colpite da disastri naturali e da altri eventi traumatici non solo di far sapere come stanno, ma anche di chiedere e offrire aiuto. La nuova funzione, come già annunciato lo scorso novembre, si chiama Community help.  E, in queste due prime settimane di lancio, verrà attivata in sei Paesi: Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, India e Arabia Saudita.

 

Chiedere e offrire aiuto – Il lancio ufficiale del Community help, annunciato in un post del blog ufficiale di Facebook, è pensato per facilitare la condivisione di “viveri, rifugi e trasporti in seguito a una crisi”. L'idea di ampliare le possibilità del Safety check è arrivata proprio dall'uso che già veniva fatto del social network durante le circostanze più critiche. In particolare, si legge nel post, le inondazioni del dicembre 2015 a Chennai, in India, avevano attivato diverse reti d'aiuto spontanee su Facebook tramite i classici “gruppi”, suggerendo alla società l'idea che su questo punto si potesse “fare di più”. La nuova funzione consentirà di inviare direttamente messaggi a quanti abbiano offerto aiuto attraverso un'apposita piattaforma i cui post saranno ordinabili per categoria e localizzazione. Dal lancio, nel 2014, sino ad ora, il Safety check di Facebook consentiva soltanto di far sapere alla community la propria incolumità in caso di crisi (dagli attentati ai disastri naturali) avvenute nelle vicinanze. All'indomani degli attentati di Parigi del novembre 2015, ad esempio, 4,1 milioni di persone - secondo Facebook - avevano usato il Safety check per far sapere delle proprie condizioni.

 

Una mappa con offerte e richieste di aiuto – Secondo quanto annunciato dal social network, il Community help consentirà di visualizzare su una mappa tutte le richieste o le offerte di aiuto, divise per le varie categorie relative a viveri, trasporti, rifiugi, acqua, materiale per i bambini o per gli animali domestici. La piattaforma resterà in funzione per 60 giorni a decorrere dall'inizio della crisi e Facebook non ne modererà i contenuti. Allo stesso tempo l'utilizzo di questo strumento, ha fatto sapere un portavoce del social al "Wall Street Journal", sarà precluso per ragioni di sicurezza agli account “estremamente nuovi” e a “chiunque sollevi in noi delle domande”. Il rischio è che qualcuno possa approfittare della generosità altrui.  

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