Covid, a Pechino via al test di massa con target 20 milioni di persone

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Nelle ultime ore sono stati accertati altri 32 contagi nella metropoli, più un caso asintomatico. Lo indicano i dati diffusi dalla Commissione sanitaria municipale

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Si fanno sempre più concreti i timori legati a un possibile lockdown a Pechino. Oggi, martedì 26 aprile, nella città sono stati avviati dei test di massa anti-Covid in 10 distretti, che si vanno ad aggiungere a quello centrale di Chaoyang. L’obiettivo è verificare l’eventuale positività al coronavirus di circa 20 dei 23 milioni della capitale della Cina. Nelle ultime ore sono stati accertati altri 32 contagi nella metropoli, più un caso asintomatico. Lo indicano i dati diffusi dalla Commissione sanitaria municipale. A Shanghai, dov’è in corso un duro lockdown da settimane, si sono verificati 52 nuovi decessi e le infezioni sono scese dalle 19.500 di domenica a 17.000, di cui 1.661 confermate e 15.319 asintomatiche.

La situazione a Pechino

Da venerdì, Pechino ha riportato un totale di 80 casi di Covid. Nonostante si tratti di un numero relativamente basso, le autorità hanno preferito non correre rischi, soprattutto dopo quanto accaduto a Shanghai, dove la variante Omicron ha causato decine di migliaia di nuovi casi. Nell capitale, dozzine di complessi residenziali sono stati messi in lockdown: ai residenti è stato proibito di lasciare le proprie abitazioni. Inoltre, le autorità hanno chiesto ai cittadini di non lasciare Pechino, a meno che non sia strettamente necessario. Nella metropoli sono anche stati sospesi gli eventi culturali e sportivi, le mostre e qualsiasi altra attività che preveda degli affollamenti. 

 

La paura di un imminente lockdown ha spinto molti abitanti di Pechino a fare scorta di cibo nei supermercati, dando vita a delle file lunghissime. Anche le applicazioni per la consegna dei generi alimentari sono state prese d’assalto. Alcuni negozi hanno posticipato l’orario di chiusura per venire incontro all’enorme afflusso di clienti. Di fronte a questa situazione, le autorità di Pechino hanno ripetutamente cercato di tranquillizzare i cittadini, sottolineando che per il momento non c’è alcuna carenza di beni di prima necessità e che i prezzi sono stabili.

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