Leucemie, risultati positivi per i trapianti da genitori incompatibili

Salute e Benessere
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Blood (Getty Images)
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Una tecnica di manipolazione delle cellule staminali del genitore, realizzata dall'Ospedale Bambino Gesù, potrebbe offrire le stesse probabilità di guarigione del trapianto da donatore compatibile

L'amore filiale sembra antitetico rispetto alla razionalità scientifica, eppure la scoperta dell'Ospedale Bambino Gesù appare davvero incredibile. In sintesi, i bimbi con leucemie e tumori del sangue potranno accettare il trapianto di midollo dai propri genitori, anche se questi sono incompatibili.

Manipolazione delle staminali

Andando nel dettaglio, il trapianto di midollo da genitori - che mai sono completamente compatibili con i figli - in bimbi con leucemie e tumori del sangue ha dimostrato di offrire le stesse probabilità di guarigione del trapianto da donatore compatibile. È il risultato di una tecnica innovativa di manipolazione delle cellule staminali sviluppata dall'Ospedale Bambino Gesù: una cura già applicata a immunodeficienze e malattie genetiche e allargata ora a leucemie pediatriche e tumori del sangue. Per gli esperti dell'ospedale romano, si tratterebbe di "un'occasione di guarigione definitiva per centinaia di bimbi, in Italia e nel mondo".

I bambini malati

La procedura di trattamento cellulare è stata applicata a 80 pazienti con leucemie acute resistenti o con ricadute e la probabilità di cura definitiva per questi bimbi "è superiore al 70%". Questi risultati, "eccezionali" secondo gli esperti e potenzialmente applicabili a centinaia di soggetti, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Blood e rilanciati dalla Società Americana di Ematologia. Il metodo - messo a punto dall'équipe di Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Medicina Trasfusionale al Bambino Gesù - era già stato applicato e pubblicato per quanto riguarda le immunodeficienze e malattie genetiche (talassemie, anemie). Il nuovo studio allarga le patologie trattabili a leucemie e tumori del sangue. Le conclusioni sono che, anche in assenza di un donatore completamente compatibile, la tecnica rende possibile il trapianto di midollo da uno dei due genitori, con percentuali di guarigione simili a quelle ottenute utilizzando un donatore perfettamente idoneo.

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