"Pillole dell'amore" senza ricetta, boom di consumi anche in Italia
Salute e BenessereUtilizzate contro la disfunzione erettile, non necessitano di prescrizione medica: sono oltre 100 milioni quelle vendute in Europa nel 2016 nei canali "non ufficiali", online e nei sexy shop, di cui 19 milioni circa nel nostro Paese
In Europa l'utilizzo delle pillole dell'amore "al maschile" contro la disfunzione erettile è un fenomeno che sta crescendo esponenzialmente: oltre 180 milioni quelle vendute nel 2016, di cui quasi 34 solo in Italia. Questi numeri emergono da uno studio internazionale dal titolo "Erectile dysfunction european users survey", coordinato da Emanuele Jannini dell'Università di Tor Vergata e presentato al congresso dell'European association of urology", in scena a Londra dal 24 al 27 marzo. Gli esperti, tra le altre cose, hanno sottolineato i pericoli derivanti dal ricorso alle cure fai-da-te.
I numeri delle pillole dell'amore – Quello coordinato dal professor Jannini è il primo studio europeo sull'utilizzo dei farmaci contro la disfunzione erettile. Il gruppo di ricerca internazionale ha raccolto i dati di mille uomini provenienti da sette Paesi diversi tra cui anche l'Italia. Ciò che è emerso è come sia necessario un utilizzo – avvertono gli esperti - "più consapevole e responsabile" di questi medicinali. Complessivamente, lo scorso anno, sono stati venduti 180 milioni di pillole contro la disfunzione erettile, di cui 33,6 in Italia. Poco più di 70 milioni sono state quelle vendute dopo diagnosi e prescrizione medica, come ad esempio il Viagra e il Cialis. Ma la tendenza che sta emergendo è quella alla cura fai-da-te, ricorrendo a farmaci che non necessitano di prescrizione medica. Nel 2016, infatti, sono state in Europa oltre 100 milioni le pillole vendute senza ricetta, sul web o attraverso canali diversi dalle farmacie. Circa tre milioni e mezzo di queste sono state distribuite nei sexy shop, di cui oltre 600mila solo in Italia.
La disfunzione erettile – Gli Europei che soffrono di disfunzione erettile sono più di 30 milioni, di cui tre in Italia. Tuttavia solo il 40% delle persone che utilizzano farmaci per questo disturbo hanno ricevuto una diagnosi dagli urologi e possono essere ricondotti alla categoria "pazienti". Il restante 60% sceglie le pillole da sé, utilizzando altri farmaci a dosaggi più bassi, ma senza mai consultarsi con il medico. Si tratta dei così detti "performer", mediamente più giovani dei pazienti con diagnosi, che utilizzano le pillole per migliorare le proprie prestazioni sessuali; oppure percepiscono di avere un problema, ma non vogliono parlarne con un esperto. Sono principalmente loro che acquistano farmaci sul web o nei sexy shop e, non seguendo un corretto piano terapeutico, risultano più insoddisfatti dall'uso delle pillole dell'amore. Diverso il caso dei farmaci illegali contro l'impotenza, spesso prodotti in India o in Cina, che possono risultare ancora più pericolosi.
I rischi delle cure fai-da-te – Tra i rischi delle cure fai-da-te, però, non ci sarebbe solo una minore soddisfazione. Le conseguenze potrebbero essere anche più gravi "perché – spiegano gli specialisti nella ricerca - in queste pillole non acquistate in farmacia possono essere presenti impurità, elementi tossici o, nella migliore delle ipotesi, dosaggi sbagliati che incrementano il pericolo di eventi avversi". Chi dichiara l'utilizzo di farmaci contro la disfunzione erettile rappresenta ancora solo la punta di un iceberg. Questo disturbo, secondo gli esperti, risulta tuttora sotto-diagnosticato e scarsamente trattato.