Cina, con migliore qualità aria evitabili 3 milioni di morti l'anno
Salute e BenessereUno studio condotto dal Centro cinese per la prevenzione e il controllo delle malattie sugli effetti delle Pm10 ha esaminato 38 grandi città con oltre 200 milioni di abitanti
Con un'aria più pulita, in Cina si eviterebbero tre milioni di morti ogni anno. Uno studio realizzato dal Centro cinese per la prevenzione e il controllo delle malattie dal titolo "Particolato atmosferico e la mortalità in 38 delle più grandi città della Cina: analisi delle serie temporali" e pubblicato sulla rivista British Medical Journal mostra infatti la strettisima correlazione tra le morti premature in relazione alla qualità dell'aria, suggerendo al Paese asiatico l'adozione di standard più severi sulle Pm10, le polveri sottili.
Lo studio - Gli esperti hanno analizzato gli effetti a breve termine delle Pm10 sulla mortalità in 38 grandi città cinesi tra il 2010 e il 2013. La ricerca ha preso in esame una popolazione combinata di oltre 200 milioni di individui e ha riportato una concentrazione media di polveri sottili di 92,9 microgrammi per metro cubo. I ricercatori spiegano di aver riscontrato un'associazione positiva tra la mortalità giornaliera e l'esposizione alle PM10 nell'87% delle città prese a campione. L'inquinamento atmosferico, hanno scritto, sembra avere un impatto molto maggiore sulla mortalità dovuta a malattie cardiorespiratorie, come l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva, rispetto a decessi dovuti ad altre cause. Sempre in base allo studio, l'impatto potenziale dell'inquinamento appare maggiore per le donne e per le persone oltre i 60 anni. Secondo gli studiosi, far scendere le PM10 al livello fissato dall'Organizzazione mondiale della sanità, cioè 20 microgrammi al metro cubico, "eviterebbe tre milioni di morti premature ogni anno". Inoltre, conclude la ricerca, "porterebbe benefici enormi in termini di salute pubblica".
I danni dell'inquinamento - Lo studio evidenzia come più di 1,2 milioni di morti premature in Cina siano da attribuire all'inquinamento ambientale nel 2010. L'articolo riporta un dato riferito ad una ricerca del 2012 in cui l'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo ha stimato che entro il 2050 ben 3,6 milioni di persone in tutto il mondo potrebbero morire prematuramente per l'inquinamento atmosferico ogni anno: proseguendo ai livelli attuali di inquinamento atmosferico, la maggior parte dei decessi si verificherebbero in Cina e India. Nello studio si specifica che la ricerca si è concentrata solo sulle città, senza affrontare le zone rurali dove, secondo gli esperti, potrebbero esserci effetti ancora più marcati.