Amata in cucina e dai medici, tutte le proprietà della curcuma

Salute e Benessere

Alberto Battaglia

La curcuma è una delle spezie più popolari nella cucina indiana (Getty Images)
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La spezia principe del curry avrebbe notevoli effetti benefici dimostrati da alcune ricerche scientifiche

 

Parente stretta dello zenzero, la curcuma grazie al suo colore giallo vivo è nota anche col nome di “zafferano delle indie”. Le analogie con i preziosi pistilli, però, si fermano alle apparenze. Nota prevalentemente come principale spezia presente nel curry, la curcuma sembra essere un concentrato di qualità curative. La medicina moderna le ha, infatti, riconosciuto proprietà antisettiche e antinfiammatorie.

 

La pianta - La Curcuma longa è una pianta della famiglia delle zingiberacee, la stessa del cardamomo e dello zenzero, ed è originaria del Sud-Est asiatico. Il suo utilizzo non è limitato alla cucina, ma può essere utilizzata come colorante naturale per i tessuti, oltre a essere un prezioso alleato della medicina tradizionale indiana. Alla curcumina, infatti, sembrano essere attribuite proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antivirali.

 

Le principali proprietà - I benefici per la salute che la curcuma potrebbe offrire sono documentati da diversi studi scientifici. A livello cardiologico, gli effetti benefici della curcumina sono stati evidenziati in una ricerca, pubblicato nel 2012 dall'American Journal of Cardiology. I test sono stati condotti su una serie di pazienti sottoposti a un intervento di bypass, divisi in due gruppi. I risultati hanno mostrato che chi ha assunto pillole di curcumina negli otto giorni a ridosso dell'operazione, presentava rischi d'infarto post-operatorio più bassi del 65% rispetto agli altri pazienti. Sempre nel 2012, un paper pubblicato su Diabetes Care aveva invece evidenziato i benefici delle capsule di curcumina nel ritardare l'insorgenza del diabete di tipo 2. L'analisi aveva coinvolto per nove mesi una serie di partecipanti in fase di prediabete (nella quale i livelli di glucosio sono anomali, ma non tanto da configurare la malattia). Due i gruppi: il primo sottoposto ad una terapia placebo, il secondo trattato con pillole a base di curcumina. Il 16% dei pazienti del primo gruppo ha sviluppato il diabete contro gli zero casi del secondo. Ci sarebbero, infine, riscontri positivi anche nella protezione delle cellule neurali. I relativi benefici della curcuma contro le malattie neurodegenerative sono stati evidenziati in una ricerca pubblicata su Stem Cell Research & Therapy nel 2014.

 

Analisi sulle cellule tumorali - Uno studio condotto sugli animali e pubblicato nel 2009 sul Journal of the American Association of Pharmaceutical Scientists, ha evidenziato che “la curcumina può uccidere una vasta varietà di cellule tumorali in diversi modi […] inoltre, la sua abilità nell'eliminare le cellule tumorali e non quelle normali può fare della curcumina un candidato attraente per lo sviluppo di farmaci”.

 

Controindicazioni - La curcumina, se assunta in dosi massicce, può presentare alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni vi sono nausea e diarrea. Altra importante avvertenza riguarda i diabetici: secondo quanto si legge sulla pagina dedicata alla spezia dalla University of Maryland, la combinazione tra curcumina e farmaci anti-diabete potrebbe condurre a un'eccessiva riduzione della glicemia. Attenzione anche agli integratori di curcumina, sconsigliati durante la gravidanza e nei periodi precedenti le operazioni chirurgiche.

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