Ius soli, nel Pd si allarga il fronte dello sciopero della fame

Politica
Un recente presidio a Milano per sostenere la legge sulla cittadinanza (archivio LaPresse)

Anche il vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e la presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, hanno aderito all'iniziativa del senatore Luigi Manconi volta a sostenere la discussione in aula e la fiducia sulla legge

Parlamentari in sciopero della fame per lo Ius soli. Si allarga ora dopo ora il fronte degli onorevoli che hanno deciso di aderire all'iniziativa promossa dai senatori del Pd Luigi Manconi, Elena Ferrara e Paolo Corsini per sostenere la discussione in aula e la fiducia sulla legge di cittadinanza.

La staffetta dei parlamentari

Iniziata lo scorso 5 ottobre, la staffetta del digiuno ha trovato nelle ultime ore l'appoggio di tre nuovi parlamentari dem Marco Causi, Vincenza Bruno Bossio e Khalid Chouki. Le nuove adesioni ampliano quello che sembra essere un fronte interno al principale partito di governo che chiede il varo della legge entro la fine di questa legislatura. I nomi di Causi, Bossio e Chouki, si aggiungono a quelli di altri esponenti del Pd che hanno deciso nei giorni scorsi di dare il loro sostegno all'iniziativa. Fra questi anche i sottosegretari Benedetto Della Vedova e Angelo Rughetti, nonché il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che però ha reso noto di aver aderito come semplice "cittadino".

Il tweet di Rosy Bindi

I loro nomi sono stati comunicati dallo stesso Manconi, presidente della Commissione Diritti umani a Palazzo Madama che aveva precisato: “L'iniziativa – ha detto Manconi - raccoglie il testimone del digiuno attuato il 3 ottobre da oltre 900 insegnanti in tante scuole italiane a sostegno del provvedimento". Ha scelto invece i canali social la presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, che dal suo profilo Twitter ha comunicato: “Aderisco allo sciopero della fame per lo #IusSoli. È una legge giusta e va approvata adesso”.

Corsa contro il tempo

“Questi sono giorni decisivi per la sorte dello Ius soli: è necessario impedire che si chiuda lo spiraglio, pur esile, che sembra essersi aperto”, ha sostenuto Manconi prima di dare il via alla staffetta di senatori, deputati e cittadini comuni. Un'azione che punta a coinvolgere il maggior numero di persone affinché il governo decida di porre la fiducia sul disegno di legge e chiudere la partita prima del prossimo anno. I tempi potrebbero essere i seguenti: dopo l'approvazione a maggioranza assoluta della nota di aggiornamento al Def si apre una finestra. La legge di stabilità arriverà alle commissioni del Senato verso la fine di ottobre. Il calendario dei lavori dell'Aula si ferma a giovedì 19 ottobre. Occorrerà dunque una nuova conferenza dei capigruppo per inserire provvedimenti all'esame dell'Aula prima dell'arrivo della legge di stabilità. “Ciò vuol dire - ha sostenuto Manconi - che vi sono due settimane di tempo per ricercare i numeri necessari alla fiducia sul provvedimento relativo allo Ius Soli".

Le critiche allo sciopero

Nelle ultime ore lo sciopero ha raccolto l'adesione del vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli (Pd) che ha definito il provvedimento “una legge di civiltà”, nonché di alcuni esponenti della società civile come don Luigi Ciotti, (“Legge giusta, responsabile e lungimirante”) e della presidenza nazionale dell'Arci che in una nota ha fatto sapere che continuerà “a stare nelle piazze per chiedere che le migliaia di ragazze e ragazzi di origine straniera, nati e/o cresciuti in Italia, cittadini italiani di fatto, lo diventino anche di diritto attraverso una legge che introduca lo Ius soli”. Pesanti critiche all'iniziativa sono invece arrivate dagli esponenti politici del centrodestra. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini ha lanciato una diretta dalla sua pagina Facebook sostenendo: “Buon appetito a tutti, vegani, carnivori, vegetariani... lo sciopero della fame lo faremo per difendere i diritti degli italiani senza diritti”. Non meno caustico il commento di Daniela Santanché (FI) secondo la quale “quelli del Pd – ha detto la parlamentare - stanno mettendo in piedi una buffonata di dimensioni apocalittiche". L'ex sottosegretaria ha poi aggiunto: “Se davvero per loro è così importante trovino il modo di farla passare coi loro alleati di governo senza mettere in piedi questo teatrino che serve solo a nascondere le menzogne che raccontano agli italiani".

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