Comunali 2017: tutti i protagonisti della sfida di Genova

Politica
Da sinistra: Marco Bucci, Gianni Crivello, Luca Pirondini e Marika Cassimatis

Nove i candidati sindaco, 4 i favoriti. Il centrosinistra lancia Gianni Crivello, assessore nella giunta Doria. Il centrodestra il manager Marco Bucci. Dopo il “caso Cassimatis”, l’ex pentastellata corre con una lista civica, e il rappresentante M5S è Luca Pirondini

Nove sfidanti per un unico posto: quello di sindaco di Genova. La corsa per diventare il primo cittadino del capoluogo ligure si tiene l’11 giugno e vede impegnate personalità molto diverse (AFFLUENZA E RISULTATI IN TEMPO REALE - I RISULTATI DEL BALLOTTAGGIO). Dai candidati dei grandi schieramenti, come Marco Bucci, per il centrodestra, e Gianni Crivello, per il centrosinistra, fino alla lotta interna al Movimento 5 Stelle che, dopo il caso Cassimatis, ha optato per schierare Luca Pirondini. Ci saranno poi i candidati delle liste civiche e degli altri schieramenti, come Arcangelo Merella di Ge9si, Paolo Putti per Chiamami Genova, Marco Mori di Riscossa Italia, Stefano Arrighi del Popolo della Famiglia e Cinzia Ronzitti che corre per il Partito comunista dei lavoratori. Oltre ai nove che aspirano alla poltrona di sindaco, ci saranno quindici liste per il consiglio comunale e cinque per i municipi.

Crivello, per la continuità del centrosinistra

Del futuro politico di Genova si era iniziato a parlare soprattutto dopo l’annuncio dell’attuale sindaco, Marco Doria (centrosinistra) di non volersi ricandidare nel 2017. In un primo momento, come nome per la sinistra, si era pensato a quello dell’assessore Carla Sibilla che, però, aveva declinato l’offerta. Il partito democratico ha così optato per Gianni Crivello, già assessore ai Lavori pubblici nella giunta Doria. Crivello ha 64 anni e un diploma da infermiere professionale. Dal 2012 è stato al fianco di Doria e si è occupato della ricostruzione dopo l’alluvione del 4 novembre 2011. Nei suoi anni al Comune sostiene di avere sempre puntato sul coinvolgimento delle istituzioni ma anche delle scuole e dei cittadini. Ora, , dice di volersi concentrare sul turismo e sulla cultura. E' molto attivo sui sociale dove, in particolare su Facebook, risponde ai commenti.

Bucci, il manager internazionale

Il centrodestra invece ha schierato Marco Bucci, un manager genovese di 57 anni che, dal settembre del 2015, è l’amministratore unico di Liguria Digitale. Laureato in chimica farmaceutica, ha vissuto tra Europa e Usa ricoprendo ruoli manageriali in diverse società. Dice di voler cambiare Genova perché "torni un posto meraviglioso". Nel suo programma ci sono obiettivi come la riduzione di Tasi e Tari, l’ampliamento della No tax area per imposte comunali alle famiglie e la riduzione, o la cancellazione, della tassa sul suolo pubblico per gli esercizi commerciali che assumono.

M5S, il caso Cassimatis

Nello schieramento dei pentastellati, invece, si sono verificate delle fratture, per via del "caso di Marika Cassimatis". La professoressa aveva vinto le Comunarie nelle consultazioni online del 17 marzo, con 24 voti in più della lista di Luca Pirondini. Ma, quello stesso giorno, Grillo ha invalidato il risultato annunciando la sua decisione con un lungo post sul suo blog e spiegando che alcuni componenti della lista della candidata avrebbero avuto comportamenti contrari a quelli del movimento. Dopo un breve contenzioso giudiziario, Cassimatis ha quindi deciso di abbandonare M5S e di correre da sola, con la sua lista. E nel suo programma sostiene di voler "cercare di fare esclusivamente il bene di Genova e dei miei concittadini, perciò si è scelta una lista civica per non avere organizzazioni di partito o movimento dietro". A rappresentare il movimento pentastellato, invece, sarà Pirondini. È un professore d’orchestra (ha suonato a lungo nell’orchestra Luigi Cherubini diretta da Riccardo Muti, anche in qualità di “prima viola”), oltre che un rappresentante di commercio per Amadori, un incarico che ha però suscitato polemiche, soprattutto in vista di un possibile impegno politico. Dice di sognare "una città viva, piena di giovani e di studenti, di musica e di cultura, dove il turismo è diventato una forza trainante della nostra economia, dove i rifiuti non rappresentano più un problema, ma una risorsa, anche economica, per i cittadini", ha spiegato il candidato, per contrastare anni di quelle che lui definisce politiche di "malgoverno".

I candidati delle liste civiche

Non solo grandi schieramenti, ma anche liste civiche nella corsa a palazzo Tursi. È il caso di Arcangelo Merella, attivo da anni con ruoli nell'amministrazione comunale, che si candida con Ge9sì e che presenta una lista in nove punti programmatici scritti anche in genovese. L’intento è quello di mantenere viva l’identità culturale di Genova in modo da renderla, bella, sicura e vivibile, oltre che orientata al futuro. Sempre con una lista civica - Chiamami Genova - si presenta un altro fuoriuscito da M5S, Paolo Putti, che aveva sfidato Doria nel 2012 sfiorando ballottaggio. Nel suo programma c’è l’obiettivo di rendere la città più sicura e di ampliare il "benessere della collettività", come si legge nella sua carta dei valori.

Gli altri candidati: Mori, Arrighi e Ronzitti

Tra i candidati lontani dai grandi partiti c’è anche quello di Riscossa Italia che ha scelto il segretario e avvocato originario di Rapallo, Marco Mori. Nel primo punto del suo programma comunale Mori sottolinea l'esigenza della "piena attuazione dei principi fondamentali della Costituzione". Il Popolo della famiglia, invece, ha scelto di schierare Stefano Arrighi, ingegnere di 34 anni che si è allontanato dal centrodestra di Marco Bucci e che si definisce, su Twitter, come “marito, padre, lavoratore. Prego perché questo mondo rinsavisca”. Anche il Partito comunista dei lavoratori ha scelto la sua candidata: è Cinzia Ronzitti, lavoratrice del commercio e attivista sindacale della Filcams-Cgil, intenzionata a rappresentare gli "interessi dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati che vivono a Genova, in contrapposizione alle politiche padronali".

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