Dl anti femminicidio approvato al Senato: è legge

Politica
Un paio di scarpe rosse in piazza Castello a Torino in un'immagine di archivio. Le scarpe simboleggiano la marcia di solidarietà verso quelle donne considerate invisibili

Palazzo Madama ha dato il via libera con 143 sì, 3 no e nessun astenuto alla norma che contiene misure di contrasto alla violenza sulle donne. M5S e Sel non hanno partecipato al voto. Dall'allontanamento da casa al braccialetto elettronico ecco le novità

Sì definitivo del Senato al decreto legge che contiene le misure per il contrasto del femminicidio.  Soddisfazione è stata espressa dal premier Letta su Twitter.


Il testo è stato approvato a Palazzo Madama con 143 sì, 3 no e nessun astenuto. Lega, Movimento 5 Stelle e Sel non hanno partecipato al voto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, diventa così legge. Ecco alcune delle principali novità.

Relazione affettiva -
E' il nuovo parametro su cui tarare aggravanti e misure di prevenzione. Rilevante sotto il profilo penale è da ora in poi la relazione tra due persone a prescindere da convivenza o vincolo matrimoniale (attuale o pregresso). Il codice si arricchisce di una nuova aggravante comune applicabile al maltrattamento in famiglia e a tutti i reati di violenza fisica commessi in danno o in presenza di minorenni o in danno di donne incinte. Quanto all'aggravante dello stalking commesso dal coniuge, viene meno la condizione che vi sia separazione legale o divorzio. Aggravanti specifiche, inoltre, sono previste nel caso di violenza sessuale contro donne in gravidanza o commessa dal coniuge (anche separato o divorziato) o da chi sia o sia stato legato da relazione affettiva.

Querela a doppio binario -
Il dilemma revocabilità/irrevocabilità della querela nel reato di stalking è sciolto fissando una soglia di rischio: se si è in presenza di gravi minacce ripetute, ad esempio con armi, la querela diventa irrevocabile. Resta revocabile invece negli altri casi, ma la remissione può essere fatta solo in sede processuale davanti all'autorità giudiziaria, e ciò al fine di garantire (non certo di comprimere) la libera determinazione e consapevolezza della vittima.

Ammonimento -
Il questore in presenza di percosse o lesioni (considerati "reati sentinella") può ammonire il responsabile aggiungendo anche la sospensione della patente da parte del prefetto. Si estende cioè alla violenza domestica una misura preventiva già prevista per lo stalking. Non sono ammesse segnalazioni anonime, ma è garantita la segretezza delle generalità del segnalante. L'ammonito deve essere informato dal questore sui centri di recupero e servizi sociali disponibili sul territorio.

Arresto obbligatorio -
In caso di flagranza, l'arresto sarà obbligatorio anche nei reati di maltrattamenti in famiglia e stalking.

Allontanamento urgente da casa -
Al di fuori dell'arresto obbligatorio, la polizia giudiziaria se autorizzata dal pm e se ricorre la flagranza di gravi reati (tra cui lesioni gravi, minaccia aggravata e violenze), può applicare la misura pre-cautelare dell'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Braccialetto elettronico e intercettazioni -
Chi è allontanato dalla casa familiare potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico o altri strumenti elettronici. Nel caso di atti persecutori, inoltre, sarà possibile ricorrere alle intercettazioni telefoniche.

Obblighi di informazione -
A tutela della persona offesa scatta in sede processuale una serie di obblighi di comunicazione in linea con la direttiva europea sulla protezione delle vittime di reato. La persona offesa, ad esempio, dovrà essere informata della facoltà di nomina di un difensore e di tutto ciò che attiene alla applicazione o modifica di misure cautelari o coercitive nei confronti dell'imputato in reati di violenza alla persona.

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