Il genero e consigliere di Trump non avrà più accesso a molti documenti “sensibili” dell'amministrazione: la sua autorizzazione passa dai contenuti “Top secret/Sci” a quelli “Secret”. Il Washington Post, intanto, rivela che alcuni Paesi avrebbero cercato di manipolarlo
Il nullaosta di sicurezza di Jared Kushner, genero-consigliere del presidente americano Donald Trump, è stato declassato: una mossa, questa, che gli impedirà di avere accesso a molti dei documenti “sensibili” dell'amministrazione. A rivelarlo sono stati alcuni media Usa, ma la conferma è arrivata sia dal legale di Kushner sia da uno dei portavoce della Casa Bianca. A decidere il provvedimento sarebbe stato il capo di gabinetto John Kelly. Il Washington Post, intanto, rivela che alcuni Paesi stranieri avrebbero cercato di “manipolare” Kushner.
Il declassamento
A prevedere il declassamento è un memo inviato venerdì scorso e riguardante non solo Kushner, ma tutti i dirigenti dell'amministrazione che hanno un nullaosta provvisorio e non permanente: ora si passerà dal livello “Top secret/Sci” (Sensitive Compartmentalized Information) al livello “Secret”, con un ridimensionamento consistente del livello di documenti segreti a cui finora avevano avuto accesso. Il memo, secondo Politico, non è firmato formalmente dal capo dello staff John Kelly, cui Trump aveva dato l'ultima parola su Kushner, ma segue le polemiche sul caso di Rob Porter, l'ex segretario dello staff con nullaosta provvisorio dimessosi dopo essere stato accusato pubblicamente dalle due ex mogli di violenze domestiche.
Casa Bianca: Kushner resterà al suo posto
Tra le motivazioni del declassamento di Kushner, forse anche quella del coinvolgimento del cognato di Trump nel Russiagate. Il marito di Ivanka Trump, consigliere tra l’altro per il Medio Oriente, non avrà più accesso ad esempio ai contenuti del briefing giornaliero dei servizi segreti al presidente, cui prima accedeva. Il ridimensionamento del nullaosta di sicurezza non gli impedirà di “poter continuare a svolgere il compito molto importante che gli è stato affidato dal presidente”, ha detto l'avvocato di Kushner, Abbe Lowell. Il vice portavoce della Casa Bianca, Raj Shah, ha invece assicurato che il genero di Trump resterà al suo posto alla Casa Bianca. “Sta facendo un grande lavoro per il presidente e continuerà con il suo incarico”, ha detto alla Cnn.
WP: Paesi stranieri avrebbero cercato di manipolarlo
Intanto, però, una nuova grana si abbatte su Kushner. Rappresentanti di almeno quattro Paesi - tra cui Emirati Arabi Uniti, Cina, Israele e Messico – avrebbero discusso privatamente modi possibili per “manipolarlo”, allo scopo di trarre vantaggio delle complesse dinamiche relative ai suoi business, delle difficoltà finanziarie e della scarsa esperienza in politica estera. A scriverlo è il Washington Post, che cita esponenti Usa a conoscenza di materiale di intelligence sulla questione. Non è chiaro se qualcuno dei rappresentanti stranieri che avrebbe discusso della possibilità di “manipolare” Kushner abbia poi agito sulla base di tali valutazioni. Ma i contatti del consigliere di Trump con rappresentanti di alcuni Paesi stranieri avrebbero suscitato preoccupazioni all'interno della Casa Bianca e sarebbero la ragione per cui Kushner non aveva ottenuto il nullaosta di sicurezza permanente. Il procuratore speciale Robert Mueller, che guida l'inchiesta sul Russiagate, ha chiesto informazioni sul protocollo osservato da Kushner nei suoi contatti con rappresentanti stranieri.