Wsj: "Trump pagò 130mila dollari il silenzio di una pornostar"

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Secondo il Wall Street Journal l'attrice hard avrebbe incassato la somma un mese prima delle presidenziali per tacere su un rapporto avuto con il presidente nel 2006, quando era già sposato con Melania. La Casa Bianca: "Storia vecchia e già smentita"

Una ex pornostar pagata 130 mila dollari per comprare il suo silenzio, per tacere su un rapporto sessuale avuto con Donald Trump. Rapporto consumato nel 2006, quando il futuro candidato alla Casa Bianca era già sposato con l'attuale first lady Melania Trump. L'ennesima tegola per il tycoon arriva dal Wall Street Journal, che rispolvera la presunta storia tra Trump e Stephanie Clifford, conosciuta nel mondo del cinema hard col nome d'arte di Stormy Daniels. Era stato sempre il quotidiano a parlarne per primo nel 2016, nel pieno della bufera per le accuse di molestie e di sessismo mosse al tycoon.

Il presunto accordo un mese prima del voto

Ora emergono nuovi significativi dettagli: fu il legale della Trump Organization, Michael Cohen, a fare un bonifico su un conto di Los Angeles riconducibile alla pornostar. E questo un mese prima del voto delle presidenziali del novembre 2016, dopo una trattativa con gli avvocati della Clifford. Negoziati che portarono ad un accordo in base al quale la donna non avrebbe mai dovuto svelare quanto accaduto.  L'incontro con Trump sarebbe avvenuto nel luglio del 2006 dopo che i due si conobbero a un torneo di golf per Vip nello spettacolare scenario del Lake Tahoe, al confine tra California e Nevada. Donald e Melania Trump erano convolati a nozze nel gennaio del 2005.

La Casa Bianca: "Storia vecchia, già smentita"

 "Si tratta di una storia vecchia e riciclata che era stata già pubblicata e fermamente smentita prima delle elezioni", la prima reazione dalla Casa Bianca che peò per ora non risponde sugli sviluppi pubblicati dal Wsj, quelli sul pagamento di 130 mila dollari. Presunto pagamento di cui non si sa - sottolinea il quotidiano - se Trump fosse a conoscenza. Anche l'avvocato Cohen in una dichiarazione smentisce la ricostruzione del giornale, così come in un'altra dichiarazione fa la ex pornostar che nega di aver avuto rapporti sentimentali o sessuali con Trump, bollando quanto riportato come "assolutamente falso".

Quella di essere travolto dallo tsunami della campagna contro le molestie e gli abusi sessuali sarebbe diventata nelle ultime settimane una delle preoccupazioni principali di Trump, contro cui poco tempo fa sono tornate a puntare il dito alcune donne che sostengono di essere state molestate in passato dal tycoon. Tra queste anche Jessica Drake, un'altra pornostar che nell'ottobre del 2016 ha accusato Trump di averla baciata contro la sua volontà in un hotel dopo lo stesso evento del 2006 a cui fa riferimento Stephanie Clifford.

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