Wolff contro Trump: “Tutto il suo entourage dubita delle sue capacità”

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L'autore di "Fire and Fury" Michael Wolff e Donald Trump

L’autore del controverso “Fire and fury” attacca il presidente americano: “Tutti l'hanno descritto allo stesso modo, dicono che è come un bambino. Quest'uomo non legge. Non ascolta. È come un flipper”. Il libro, intanto, va a ruba

"Zero accesso alla Casa Bianca per lui. Mai parlato con Michael Wolff. Il suo libro è pieno di bugie, false rappresentazioni e fonti che non esistono", twitta Donald Trump nel cuore di una notte resa probabilmente insonne da "Fire and fury: inside the Trump White House", il libro che imbarazza la Casa Bianca e di cui non è ', il volume imbarazzante per lui e la riuscito a bloccare oggi l'uscita.

Wolff: “Trump è come un flipper”

Ma Wolff lo smentisce al risveglio nella sua prima intervista tv dopo le anticipazioni: "Certo che ho parlato col presidente. Che abbia capito che era un'intervista o meno, non lo so, ma non era 'off the record'. Ho trascorso circa tre ore con lui nel corso della campagna e alla Casa Bianca", spiega al 'Today show' di Nbc. "La mia credibilità viene messa in dubbio da un uomo che ha meno credibilità, forse, di chiunque abbia mai camminato sulla terra finora. Quest'uomo non legge. Non ascolta. E' come un flipper", rincara. Poi affonda il colpo: "Il 100% delle persone che lo circondano, il genero Jared Kushner, Ivanka, mettono in dubbio la sua capacità di governare. Tutti lo hanno descritto allo stesso modo, dicono che è come un bambino. Intendono dire che ha bisogno di gratificazione immediata. Tutto ruota intorno a lui. Dicono che è un cretino, un idiota", afferma.

Il libro va a ruba

Il libro intanto va a ruba, su Amazon e nelle principali librerie del Paese, in particolare a Washington, scenografia del ritratto impietoso del primo anno di presidenza Trump. I media si tuffano a caccia di altri dettagli inediti, è uno stillicidio di giudizi, battute, epiteti sul tycoon e sulla sua famiglia. E nei prossimi mesi sono attesi altri libri scomodi di altri 'ex eccellenti' dell'amministrazione, dal portavoce Sean Spicer all'ex star di Apprentice Omarosa Manigault-Newman, oltre a quello del capo dell'Fbi James Comey, che Trump chiamava 'ratto', come ha rivelato Wolff.

La difesa di Trump: fake news

Il presidente prova a uscire all'angolo accusando i "Fake news media" e il "falso nuovo libro" di Wolff di "attaccare ogni nuovo fronte immaginabile" dopo che la collusione con la Russia "sta dimostrando di essere una bufala totale". In realtà il Russiagate sembra incombere sempre di più e il procuratore speciale Robert Mueller sta esaminando ora alcuni episodi anche per una possibile ostruzione della giustizia, tra cui l'ordine dato da Trump al capo dell'ufficio legale della Casa Bianca, Donald F. McGahn II, di convincere l'attorney general Jeff Sessions a non ricusare se stesso nell'indagine del dipartimento di Giustizia sulle collusioni con i russi. Il presidente può consolarsi solo con l'apertura di una indagine da parte dell'Fbi su presunte ipotesi di corruzione legate alla fondazione Clinton. E con il fatto che il suo ex stratega Steve Bannon, una delle principali fonti del libro di Wolff, ora rischia il posto di presidente del suo sito di estrema destra 'Breitbart' dopo essere stato scaricato anche dai Mercer, una famiglia di miliardari conservatori tra i suoi principali sponsor.

Elezioni di Midterm

Per il resto, Trump guarda con preoccupazione alle elezioni di Midterm a fine anno, dove rischia di perdere il controllo del Congresso sull'onda degli scandali che lo inseguono. In serata c'è stato un 'summit' a Camp David con i repubblicani, e il suo quartier generale ha già inviato una mail a tutti i suoi sostenitori perché rinnovino la membership. "Siamo entrati ora in un anno elettorale critico. I media sperano di affermare che il 2018 sarà un referendum sul presidente Trump. Dipende da voi dimostrare che sbagliano. Facciamogli vedere che stiamo partendo quest'anno più forte di quello iniziato con la sua inaugurazione", si legge nella mail. 

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