Clima, Macron: “Stiamo perdendo la battaglia”

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Il presidente francese Macron ha espresso una posizione forte sul rispetto dell'Accordo di Parigi del 2015 (Getty Images)

Secondo il presidente francese la comunità internazionale non sta facendo abbastanza per rispettare l''accordo di Parigi. Per questo reputa necessaria un'inversione di tendenza da ottenere con una serie di cambiamenti radicali. SPECIALE CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il mondo "sta perdendo la battaglia sul clima". È l'allarme lanciato dal presidente francese, Emmanuel Macron, durante 'One Planet', il summit internazionale organizzato a Parigi con l’obiettivo di rilanciare l'impegno preso alla Cop 21 del 2015. L’inquilino dell’Eliseo, rivolgendosi ai numerosi capi di Stato e di governo giunti nella capitale francese, ha dichiarato: "Siamo lenti, ed ecco il dramma. Dobbiamo muoverci, tutti, perché tutti saremo responsabili", aggiungendo che "non possiamo più sbagliarci".

"Non andiamo abbastanza veloci"

Lo scopo del summit che si tiene all'Ile Seguin di Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, è fare in modo che venga rispettato l’impegno dei Paesi a limitare l'aumento delle temperature sotto i due gradi centigradi rispetto all'era pre-industriale. Un obiettivo che, fissato nel dicembre 2015, sembra al momento piuttosto lontano anche a causa del disimpegno dell'amministrazione Trump dello scorso giugno. "Non andiamo abbastanza veloci" ha avvertito il presidente francese che, durante il summit, ha invitato la comunità internazionale ad intraprendere una serie di cambiamenti radicali, come la fine dello sfruttamento delle risorse fossili e l'orientamento delle finanze pubbliche e private verso la transizione energetica. 

Make our planet great again

Il 'One Planet summit' è stato fortemente voluto dal presidente francese. Lo scorso giugno, appresa la volontà dell’amministrazione Trump di abbandonare l’accordo di Parigi, Macron aveva lanciato il motto 'Make our planet great again', riscrivendo lo slogan della campagna elettorale del tycoon statunitense: 'Make America great again'. Lo scopo dell’iniziativa era invitare studiosi e ricercatori statunitensi a trasferirsi per lavorare in Francia. A tal proposito, durante il summit, l’Eliseo ha annunciato il nome dei primi progetti che saranno finanziati da Parigi. Tra questi, un programma per lo sviluppo di auto elettriche in otto Stati americani e un fondo di investimento per i Paesi caraibici colpiti dagli uragani.

Galletti: Italia porta a Parigi "grandi risultati"

All’incontro informale, tra gli altri, sono stati invitati una cinquantina di capi di Stato e di governo, il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Tra questi c’era anche il ministro italiano dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha potuto rivendicare "grandi risultati" per l'Italia. "Siamo fra i Paesi al mondo che hanno il mix energetico più equilibrato", ha dichiarato a margine dell’incontro, sottolineando come la strategia nazionale adottata preveda "in modo molto esplicito di uscire dal carbone definitivamente nel 2025". Una scelta che, secondo Galletti, comporterà un investimento crescente sulle energie rinnovabili che arriveranno a pesare per il 28% sulla produzione complessiva, a fronte del 17% attuale. Questa tendenza 'green', però, non è una prerogativa solo italiana, ma di tutta l’Unione europea che a Parigi si è presentata "unita" e con l’ambizione di diventare "la piattaforma globale" per gli investimenti in tecnologie verdi. "L'Europa - ha dichiarato Galletti - è un valore soprattutto in campo ambientale e quando marcia unita è un esempio per tutti gli altri Paesi. Credo che questo sia un grande apporto dell'Unione europea al mondo e alle future generazioni". Contributo che invece, al momento, non sono disposti a dare gli Stati Uniti. Secondo il ministro dell’ambiente italiano, gli Usa "rischiano di perdere un'occasione per la loro economia e per il loro ambiente". 

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