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Tribunale dell'Aja, criminale di guerra beve veleno in aula e muore

Mondo
Slobodan Praljak

Il generale croato Slobodan Praljak è deceduto in un ospedale all'Aja, dopo aver ingerito in diretta televisiva una bottiglietta di veleno al momento della conferma della sentenza di colpevolezza 

Il generale croato Slobodan Praljak è morto. Durante la conferma della sentenza di condanna a 20 anni di carcere per crimini di guerra aveva estratto dal taschino una fiala di veleno e, guardando i giudici del Tribunale penale internazionale per l'Ex Jugoslavia, l'aveva bevuta urlando: "Non sono un criminale di guerra. Respingo la sentenza con disprezzo". Ricoverato all'ospedale dell'Aja, l'ex comandante delle forze croato-bosniache durante la guerra del 1992-95 è deceduto poche ore dopo.

Condanne per crimini di guerra

L'udienza all'Aja vedeva imputate sei persone, condannate in precedenza a 25 anni di carcere. Si tratta dei leader croato-bosniaci Jadranko Prlic, 58, Praljak, Bruno Stojic, Milivoj Petkovic, Valentin Coric e Berislav Pusic. Quello di oggi era l'ultimo pronunciamento del  tribunale dopo 24 anni di lavoro. I sei imputati del processo, davanti al tribunale dell’Onu hanno sempre affermato che le loro azioni erano state solo il tentativo di garantire i diritti dei croati in una nuova Bosnia.

I casi ancora aperti, ivi compresi  gli appelli nei processi per genocidio di Radovan Karadzic e Ratko  Mladic, verranno gestiti dal Meccanismo Onu per i Tribunali Penali  Internazionali (MICT).

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