La premier britannica è intervenuta con una lettera, inviata allo Speaker della Camera dei Comuni John Bercow, sulle accuse di abusi rivolte ad alcuni deputati e ministri dalle pagine del Sunday Times. Tra loro anche l’ex ministro del Lavoro Stephen Crabb
Lo scandalo delle molestie a Westminster è "intollerabile" e si deve agire al più presto. Così la premier britannica Theresa May è intervenuta, con una lettera inviata allo Speaker della Camera dei Comuni John Bercow, riguardo le accuse di abusi rivolte a diversi deputati, tra i quali alcuni con incarichi di governo. Secondo il Daily Telegraph, la May sarebbe pronta a cacciare ministri e sottosegretari dalle mani troppo “lunghe” nei confronti di segretarie e stagiste.
La lettera
Nella lettera, May propone una serie di misure per introdurre per casi come questo tipo una politica di tolleranza zero, ad esempio rendendo più facile per i funzionari la segnalazione degli abusi subìti rivolgendosi a un servizio indipendente pensato ad hoc. Inoltre, è necessario anche offrire una adeguata tutela a quegli assistenti che sono impiegati direttamente dai deputati e i cui diritti sono limitati rispetto a quelli dello staff parlamentare.
Lo scandalo e il gruppo Whatsapp
Lo scandalo sugli abusi a Westminster è iniziato ieri quando il Sunday Times ha accusato la May di permettere ad almeno due ministri, definiti "molestatoti sessuali seriali", di far parte del suo governo. Il domenicale inoltre, citando una serie di collaboratori della May, ha rivelato che la premier viene costantemente aggiornata in apposite riunioni con il suo capogruppo Gavin Williamson su voci di corridoio e accuse sui deputati Tories coinvolti in casi di abusi sessuali e di droga. Le vittime delle molestie sono giovani stagiste, portaborse, ricercatrici, che tentano di difendersi con un gruppo su WhatsApp in cui segnalano i politici più pericolosi.
I politici accusati
Il Sunday Times non ha fatto nomi, ma ci ha pensato il tabloid di destra Mail on Sunday a rivelare che il sottosegretario al Commercio internazionale, Mark Garnier, avrebbe inviato la sua segretaria ad acquistare giocattoli sessuali in un sexy shop, oltre a fare alcuni apprezzamenti molto volgari su di lei. Oltre a questo, è emerso anche il caso del deputato Tory Stephen Crabb, 44enne ex ministro del Lavoro e contendente alla leadership del partito, che ha ammesso di aver scambiato messaggi a sfondo sessuale con una 19enne che si era presentata ai Comuni in cerca di lavoro.