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Indipendenza Catalogna, concessa libertà vigilata al capo dei Mossos

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Il maggiore Josep Lluis Trapero è il capo dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana

La Corte Nazionale ha evitato il carcere a Josep Lluis Trapero che però dovrà sottostare a misure cautelari, tra cui il ritiro del passaporto e l'obbligo di firma ogni 15 giorni. Il maggiore era sotto accusa per il comportamento dei suoi uomini nei giorni del referendum

Il giudice della Corte Nazionale spagnola, Carmen Lamela, ha deciso di lasciare in libertà Josep Lluis Trapero, capo della polizia catalana Mossos d'Esquadra. Il maggiore, che si è presentato all'udienza senza l'uniforme, dovrà però sottostare ad alcune misure cautelari, tra cui il ritiro del passaporto e l'obbligo di firma ogni 15 giorni. La procura si era presentata davanti al tribunale specializzato in affari di sicurezza nazionale e reati contro lo Stato chiedendo l'arresto del militare per sedizione, a causa del comportamento tenuto dai suoi uomini durante il referendum del primo ottobre.

Le accuse contro Trapero

Il capo dei Mossos è stato sentito dal giudice per aver ordinato ai suoi uomini di non bloccare il voto del referendum, considerato illegale da Madrid. Sotto accusa anche il mancato intervento della polizia catalana durante i fatti dello scorso 20 settembre, quando migliaia di persone si sono riversate davanti al Dipartimento dell'Economia della Generalitat di Barcellona per protestare contro gli arresti degli organizzatori del referendum indipendentista. Imputazioni che Trapero ha respinto consegnando dei documenti per dimostrare la bontà del comportamento dei Mossos.

Davanti il tribunale anche i leader indipendentisti

Il 16 ottobre, insieme al maggiore dei Mossos d'Esquadra sono stati sentiti anche il suo vice e i leader indipendentisti catalani Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. Anche questi ultimi, a capo delle organizzazioni della società civile Anc e Omnium, si devono difendere dall'accusa di "sedizione" per le grandi manifestazioni di piazza di Barcellona del 20 e 21 settembre. Come per Trapero, dunque, la procura potrebbe chiedere misure cautelari anche nei loro confronti.

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