Chi è Sebastian Kurz, il candidato favorito alle elezioni in Austria

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Valentina Clemente

Sebastian Kurz fuori dalla sede del partito OeVP con i suoi sostenitori, il 13 ottobre 2017 (Getty Images)

31 anni, un lungo passato politico. E probabilmente lo sarà anche il suo futuro: secondo i sondaggi, infatti, il leader dell’OeVP sarà il prossimo Cancelliere

Wunderkind. Ovvero: ragazzo prodigio. Lo chiamano così, in Austria, Sebastian Kurz, leader 31enne del Partito Popolare. E non solo per la giovane età. Ma soprattutto per la sua, oramai inarrestabile, carriera politica che potrebbe culminare con la sua elezione a Cancelliere, domenica 15 ottobre.

In testa nei sondaggi

Stando ai sondaggi in vista del voto, infatti, il ministro degli Esteri, carica assunta a soli 27 anni e che l’ha reso il più giovane ministro austriaco della storia, praticamente non ha rivali. Kurz potrebbe, quindi, diventare il più giovane cancelliere d’Europa, oltre che della storia del suo Paese. Gli ultimi rilevamenti danno il suo OeVP (ora lista Sebastian Kurz) al 33%.

La rivoluzione generazionale di Kurz

La sua discesa in campo ha rivoluzionato lo scenario politico nazionale: nel giro di un giorno i consensi del suo partito sono saliti dal 22 al 34%. E in quella che si annuncia innanzitutto come una rivoluzione generazionale, sia pur portata avanti dai conservatori, Kurz, che ha in curriculum una nomina a sottosegretario a 24 anni, quella a ministro degli Esteri a 27 e la conquista della guida del partito a 30, promette ogni giorno di voler scardinare il vecchio sistema.

Il sostegno dei giovani

Partendo anche, e soprattutto, dal colore del partito, cambiato da nero a turchese. Che ha targato col suo nome, spingendosi, nella personalizzazione della campagna elettorale, anche oltre l’esperienza di Emmanuel Macron. E che si è circondato di giovani, volontari entusiasti che lavorano fino a tardi ogni giorno con assoluta dedizione, seguendo l’esempio del loro leader, sepolto in ufficio fino alle 2 di notte. Il fattore età sarà un elemento fondamentale in queste elezioni: secondo le attese tanti giovanissimi si mobiliteranno. In Austria, infatti, possono votare anche i sedicenni e la presenza di Kurz starebbe motivando la fascia d’età del primo voto: l’85% vuole andare alle urne stavolta, nel 2013 furono il 70%.

Temi "classici": tasse e migranti

Insomma: un “giovane rottamatore” che, però, sin dalla sua discesa in campo per queste elezioni, si è ancorato a temi “classici”. Kurz ha promesso agli austriaci una riduzione delle tasse perché “i cittadini devono avere più netto nelle loro buste paga” e non ha mai abbassato la guardia su profughi e migranti, nonché sulla necessità di proteggere le frontiere. Del resto è questa l’ossessione della politica locale, da quando l’emergenza profughi del 2015 ha messo a dura prova le capacità di accoglienza del paese nel cuore dell'Europa, che appoggiò la chiusura della rotta balcanica e che ha visto entrare in vigore lo scorso 1 ottobre la legge che bandisce burqa e niqab.

Kurz sembra, quindi non avere rivali. E su chi otterrà il primo posto non ci sono molti dubbi. Sarà, però, importante vedere chi arriverà secondo. E con chi il giovane futuro cancelliere dovrà allearsi.

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