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Elezioni Liberia, l'ex giocatore del Milan Weah verso la presidenza

Mondo
George Weah (Getty)

Secondo i risultati parziali, l'ex Pallone d'oro sarebbe in testa nella maggior parte delle circoscrizioni. Manca l'ufficialità, e non si esclude un ballottaggio, molti però si sono già congratulati con il campione. Per esempio, Paolo Maldini su Instagram

L'ex calciatore del Milan George Weah potrebbe diventare il nuovo presidente della repubblica della Liberia. Secondo i risultati parziali diffusi dalla Commissione elettorale nazionale (Nec) l'ex Pallone d'oro - nel 1995 - risulterebbe infatti vincitore in 11 delle 15 circoscrizioni elettorali, mentre il vice presidente liberiano Joseph Boakai è in testa nella sua contea natale, Lofa e risulta secondo in molte altre.

Lo spoglio è ancora in corso

Le operazioni di spoglio non sono ancora terminate e il Paese è in attesa dei risultati finali. Mentre in una serie di tweet pubblicati nel pomeriggio di ieri la Nec ha avvisato di "non aver diffuso alcun risultato", invitando tutte le parti a "non comunicare né condividere falsi risultati", i media locali hanno riferito che con grande probabilità si dovrà tornare a votare per un ballottaggio. Se nessuno dei 20 candidati presidenziali otterrà più del 50 per cento, i due più votati dovranno infatti sfidarsi in un secondo turno previsto per novembre. Se i risultati parziali verranno confermati, potrebbero essere Weah e Boakai i due sfidanti.

I complimenti degli ex compagni del Milan

Nonostante l’incertezza, sui social già in molti si sono congratulati con il – probabile – prossimo presidente del Paese, George Weah. Tra i primi a scrivere all'ex compagno di squadra del Milan, Paolo Maldini e Marcel Desailly. Anche la coalizione politica attorno all'ex campione mondiale di calcio è certa della vittoria, tanto da aver già invitato i suoi sostenitori a "un festeggiamento pre-vittoria", come dichiarato dal portavoce della stessa coalizione, Mulbah Morlu.

Accuse di frodi senza riscontro

I partiti rivali hanno denunciato frodi e manomissioni di voto, ma per ora non ci sono riscontri ufficiali di irregolarità. La commissione elettorale si è detta pronta ad ascoltare denunce ufficiali, ma il conteggio dei voti continuerà, ha dichiarato il portavoce Henry Boyd Flomo. "La costituzione ci dà il mandato a tenere elezioni e a dichiarare i risultati in 15 giorni (entro quindi il prossimo 25 ottobre)", ha detto Flomo aggiungendo di non poter confermare l'accusa di manomissione dei voti, ma riconoscendo che molti elettori hanno avuto difficoltà a trovare la loro stazione di voto.

Gli osservatori internazionali

Il Carter Center, organizzazione non governativa statunitense che ha osservato le elezioni, ha lodato i liberiani "per l'atmosfera calma e pacifica" in cui si sono svolte le operazioni di voto. In un comunicato preliminare, l’organizzazione ha rilevato alcune difficoltà dovute alle lunghe code e alla gestione degli elenchi di elettori, ma ha affermato di non poter dare una valutazione finale finché lo spoglio delle schede non sarà ultimato. "Qualunque sia il risultato di queste elezioni – ha affermato in una dichiarazione – si avrà un trasferimento di potere da un governo eletto democraticamente a un altro per la prima volta nella vita di molti liberiani”.

Il primo passaggio di potere democratico

George Weah - che nel 1995 venne acquistato dal Milan per 11 miliardi di lire - si era già candidato nelle precedenti presidenziali perdendo però contro l’attuale presidente, Ellen Johson Sirleaf. Sirleaf, la prima donna capo di Stato in Africa, in carica dal 2005, ha guidato la Liberia fuori da una guerra civile – finita nel 2003 – e dalla devastante epidemia di Ebola che l’ha colpita. Queste elezioni segneranno il primo passaggio di potere democratico nella storia della Liberia.

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