Columbus Day: storia di una ricorrenza che divide
MondoIl "Giorno di Colombo" celebra la scoperta del Nuovo Mondo da parte del navigatore italiano il 12 ottobre del 1492. Da tradizione viene festeggiato ogni secondo lunedì di ottobre ma molte città statunitensi hanno deciso di cancellarlo
Le polemiche
Salpato da Palos de la Frontera, in Spagna, il 3 agosto 1492, Cristoforo Colombo raggiunse San Salvador il 12 ottobre dello stesso anno, realizzando un'impresa più grande di quella che lui stesso si era immaginato di portare a termine. Il navigatore italiano, infatti, era riuscito a ricevere l'appoggio di Isabella di Castiglia e i finanziamenti da Ferdinando d'Aragona, per sperimentare una nuova rotta che permettesse di raggiungere le Indie navigando verso Ovest. Da quel momento, invece, divenne colui che scoprì il Nuovo Mondo, un titolo che però negli ultimi decenni ha acquisito anche un'accezione negativa. Secondo alcuni movimenti per i diritti civili, infatti, il navigatore più famoso della storia sarebbe uno dei simboli del colonialismo, avendo ucciso e fatto schiavi gli indigeni delle isole caraibiche. Per questa ragione, sull'onda degli eventi di Charlottesville, le raffigurazioni di Cristoforo Colombo sono rimaste coinvolte nella 'guerra delle statue', partita con l'offensiva contro tutti i simboli sudisti. Inoltre in molti, in tutti gli Stati Uniti, hanno chiesto che la celebrazione venisse abolita.
Celebrazioni
Il Columbus Day è stato celebrato per la prima volta nel 1869 dagli italo-americani di San Francisco. In seguito la giornata è stata istituzionalizzata nel 1905 in Colorado, anche se bisognerà aspettare il 1937 e il presidente Franklin Delano Roosevelt per veder diventare il Giorno di Colombo una festa federale. Mentre negli Stati Uniti si è scelto di festeggiare il secondo lunedì di ottobre, in altre parti del continente la ricorrenza cade il 12 ottobre e prende nomi diversi a seconda del paese: in Costa Rica si chiama il "Día de las Culturas" (Giorno delle culture), alle Bahamas il "Discovery Day" (Giorno della scoperta), in Venezuela il "Día de la Resistencia Indígena" (Giorno della resistenza indigena). La scoperta di Colombo viene festeggiata anche in Spagna, nazione che finanziò l’impresa del navigatore italiano, e prende il nome di "Día de la Hispanidad" (Giorno della Ispanità).
Columbus Parade
Tra i molti eventi organizzati in giro per gli Stati Uniti, il più significativo è sicuramente la Columbus Parade, la parata che si tiene a New York sulla Fifth Avenue, dalla 44th alla 72nd Street. Per l'occasione sfilano bande in festa, carri e figuranti suddivisi in circa 100 gruppi per un totale di circa 35mila partecipanti. Negli anni questa ricorrenza è diventata l'occasione per festeggiare la comunità italo-americana, ragione per la quale quest'anno alla parata partecipa anche una delegazione della Polizia di Stato italiana. La sfilata è prevista dalle 11 alle 15 ora locale (dalle 17 alle 21 ora italiana) e avrà uno dei momenti più significativi nella deposizione di una corona di fiori ai piedi della statua dedicata al navigatore a Columbus Circle, nel cuore di Manhattan. Monumento che da giorni è transennato e guardato a vista dalla polizia per evitare possibili danneggiamenti.
Dove è stata sostituto o abolito
Se a New York si continua a festeggiare, a Los Angeles le autorità comunali hanno deciso di cancellare l'annuale parata, e hanno sostituito il Columbus Day con la "indigenous and native people day", ossia la "festa delle popolazioni indigene, aborigene e native", "vittime del genocidio". Non si tratta, però, di una novità assoluta perché già ad Oberlin, in Ohio, il Consiglio comunale ha approvato una risoluzione che abolisce il Giorno di Colombo. Decisione condivisa anche dalle amministrazioni di Alaska, Vermont, Seattle, Albuquerque, San Francisco e Denver. Infine, anche a New York, dove questa festa sembra essere molto radicata, il sindaco italo-americano Bill De Blasio ha nominato unacommissione, affidandole il compito di individuare quali statue e monumenti della città debbano essere eliminati perché passibili di "istigazione all'odio, alla divisione, al razzismo e all'antisemitismo". Un "reato" che potrebbero aver commesso anche i busti cittadini di Cristoforo Colombo.