Brexit, il Regno Unito deve assorbire o rimpiazzare 19mila norme

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La normativa europea da "sostituire" riguarda le materie più disparate: dalla pesca al lavoro (Archivio Ansa)
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Alla Camera dei Comuni si vota la legge-quadro che metterà fine alla potestà normativa di Bruxelles. Andranno poi trasformate o respinte decine di migliaia di leggi nelle materie più disparate

Sono oltre 19mila le norme dell'Unione Europea sulle quali il Regno Unito deve intervenire in vario modo per evitare un vero e proprio caos normativo dopo la Brexit. Il governo britannico deve decidere se trasformarle in leggi nazionali oppure rigettarle attraverso l'abolizione, recuperando così la piena potestà normativa che aveva prima dell'ingresso nell'Unione, avvenuto nel gennaio 1973.

Il Great Repeal Bill

La sfida si annuncia, per stessa ammissione degli addetti ai lavori, improba. Questo perché, come hanno spiegato alla stampa inglese alcuni componenti di una commissione parlamentare, "il corpus di leggi europee si trova negli ambiti più diversi e sotto molte forme". Serve un paziente e preciso lavoro di adattamento, non ci si può limitare a "trasferire di peso" le norme europee nella legislazione locale. Fondamentale in questo processo è il 'Great Repeal Bill', la grande legge-quadro che revocherà la potestà normativa di Bruxelles sul Regno Unito. Il provvedimento è attualmente in aula alla Camera dei Comuni per la votazione.

Il primo passo

Il 'Repeal Bill' è solo il primo step, però. L'effetto più immediato sarà il superamento dell'European Communities Act del 1972, attraverso il quale il Regno Unito recepì la legislazione comunitaria. Il parlamento così sarà libero di confermare o annullare tutte le leggi entrate a far parte dell'ordinamento in questi quasi 45 anni. Oltre al numero elevatissimo, colpisce il fatto che le materie coinvolte siano le più disparate: lavoro, energia, trasporti, pesca e agricoltura, solo per citarne alcune. Particolarmente delicata la questione legata alle norme sul lavoro: sarebbero moltissimi secondo i media inglesi gli imprenditori che vogliono eliminare alcuni limiti imposti dalla Ue sui turni di lavoro, aumentando la flessibilità ma diminuendo così la tutela dei singoli soggetti coinvolti.

Il ruolo del parlamento

Ed è proprio per casi come questo che il 'Great Repeal Bill' spaventa: secondo i laburisti, di fatto, permetterebbe alla maggioranza Tory di legiferare senza passare dal parlamento. Una libertà che preoccupa l'ex fronte del "remain" ma che i sostenitori della Brexit e della premier Theresa May sembrano ben felici di cavalcare. L'incoraggiamento dei membri del governo ai parlamentari è apparentemente legato a ragioni contingenti e bipartisan: se lo slogan è "votare con senso di responsabilità" per evitare "una Brexit caotica", la battaglia dietro il 'Repeal Bill' appare in realtà tutta politica.

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