Il presidente statunitense commenta su Twitter la scelta di alcune città di togliere i monumenti dedicati ad eroi confederati della guerra civile. Il progetto aveva scatenato gli scontri di Charlottesville, in Virginia. “Fatta a pezzi la cultura del nostro Paese”
I tweet di Trump
“Robert Lee, Stonewall Jackson, chi sarà il prossimo, Washington o Jefferson? Che follia. Ci mancherà anche la bellezza sottratta alle nostre città, ai parchi e niente di equiparabile potrà mai rimpiazzarla”, ha proseguito Trump che in questa vicenda è stato accusato anche dai repubblicani per i toni morbidi usati nei confronti dei suprematisti bianchi al centro degli scontri a Charlottesville.
La rimozione delle statue
Il 16 agosto, nella notte, la città di Baltimora ha rimosso quattro statue dedicate agli eroi sudisti nella guerra civile americana. Nella città del Maryland la rimozione dei monumenti è avvenuta in modo silenzioso e improvviso, nel tentativo di evitare nuove violenze. Tra le le statue ce n'era anche una del generale Lee. Altri monumenti dovrebbero essere portati via a breve a Lexington, in Kentucky.
Trump: bugia che io equipari neonazisti ai loro avversari
In un altro tweet Trump ha voluto smentire una sua equidistanza tra i neonazisti Usa e i militanti antirazzisti dopo i fatti di Charlottesville. Il presidente se l’è presa con il deputato repubblicano Lindsey Graham accusandolo di “aver dichiarato il falso" quando gli ha attribuito l'affermazione che "c'è equivalenza morale tra KKK, neonazisti e suprematisti bianchi e persone come Heater Hayer", la ragazza rimasta uccisa negli incidenti in Virginia. Per Trump di tratta di una "bugia disgustosa”. Rivolto all'esponente repubblicano ha detto: "Può dimenticarsi la sua vittoria elettorale e la gente della Carolina del Sud si ricorderà" della sua presa di posizione.
Cnn: Trump non rammaricato da sue parole
Secondo una fonte alla Cnn, il presidente Trump non si sarebbe pentito di quanto affermato sui fatti di Charlottesville nel sottolineare che vi sono responsabilità in entrambe le parti coinvolte. Il presidente sarebbe fermamente convinto che i media stiano “iperventilando”. Intanto il consigliere della Casa Bianca Steve Bannon, accusato di legami con l'estrema destra, si è esposto dicendo che “l’etno-nazionalismo è perdente, sono una massa di clown”.