Per la Commissione anche il nostro Paese ha ricevuto prodotti da aziende coinvolte ma non c'è certezza che siano infestate dal pesticida Fipronil. Governo: non sono mai state distribuite
Si allarga e arriva anche in Italia lo scandalo delle uova contaminate dall'insetticida Fipronil. Il nostro Paese figura tra i 15 che hanno ricevuto prodotti dalle aziende di Olanda e Belgio coinvolte nella vicenda. Tuttavia questo non significa che l'Italia abbia ricevuto uova contaminate, viene chiarito.
Ministero Salute: "Mai distribuite in Italia"
E il minsitero della Salute precisa: non sono state distribuite in Italia uova contaminate con il fipronil. "Dai riscontri incrociati - comunica il ministero - effettuati dal Ministero della Salute, tra le liste di aziende coinvolte e di quelle che hanno spedito prodotti in Italia negli ultimi tre mesi, al momento risulta solo, da una segnalazione delle autorità francesi pervenuta in data 8 agosto, che un'azienda di tale Paese ha acquistato uova da uno degli allevamenti olandesi interessati e le ha trasformate in ovoprodotti che ha poi venduto anche presso un'azienda italiana". Su disposizione del Ministero, "le autorità sanitarie locali hanno provveduto a porre sotto sequestro la partita, e quindi il prodotto non è stato posto in commercio. Pertanto, ad oggi, non risultano distribuiti al consumo uova o derivati contaminati da fipronil sul territorio nazionale".
Avviati controlli a campione
Il ministero della Salute ha anche avviato un piano di controlli a campione su uova, carne di pollame e prodotti ovo-derivati in tutta Italia per monitorare la sicurezza della produzione nazionale di questi prodotti. "Si tratta di un'ulteriore precauzione perché non vogliamo limitarci a controllare solo ciò che è arrivato dall'estero". Ha dichiarato Giuseppe Ruocco, direttore generale della sicurezza alimentare del dicastero guidato da Beatrice Lorenzin. Ruocco ha confermato che al ministero risulta arrivata in Italia una sola partita di uova a rischio proveniente dalla Francia, già bloccata e sequestrata l'8 di agosto.
Parigi ritira prodotti a rischio
In Francia per la prima volta ne sono state trovate nei supermercati. Il ministro dell’ Agricoltura Stéphane Travert ha dichiarato che da aprile ne sono state "immesse nel mercato" francese più di 200mila. Il primo lotto da 196mila uova, è stato venduto tra il 16 aprile e il 2 maggio. Il secondo lotto, da 48mila, è stato consumato tra il 19 e il 28 luglio. Travert ha garantito tuttavia che questo non rappresenta un rischio per la salute “visti i livelli di fipronil riscontrati nelle uova e le abitudini alimentari dei francesi" come confermato anche dall'Agenzia Nazionale di sicurezza sanitaria francese (Anses). Parigi ha dichiarato poi che "L'insieme dei prodotti provenienti da allevamenti potenzialmente contaminati verrà ritirato dal mercato nell'attesa dei risultati delle analisi".
Lo scandalo Fipronil
All'origine dello scandalo, l’uso fraudolento sui polli in Olanda e Belgio dell'insetticida Fipronil, una sostanza anti-pulci che viene usata per gli animali domestici ma è vietata per gli animali destinati all'alimentazione poichè classificata come moderatamente tossica per l'uomo. Può provocare danni ai reni, al fegato e alla tiroide se ingerito in grande quantità. Gli allevamenti che hanno usato il fipronil sono stati identificati e la produzione è stata bloccata ma le partite contaminate viaggiano in Europa da mesi. I Paesi che hanno ricevuto lotti provenienti dalle aziende coinvolte sono Svezia, Francia, Germania, Regno Unito, Austria, Irlanda, Polonia, Romania, Danimarca, Slovenia, Slovacchia, Lussemburgo, Hong Kong e Svizzera. La Commissione Ue ha annunciato che convocherà una riunione d'emergenza dei ministri dei Paesi coinvolti nella vicenda.
Germania ritira prodotti a rischio
Il paese più a rischio è la Germania essendo il maggior importatore di uova dall'Olanda. Il ministro dell'agricoltura della Bassa Sassonia, Christian Meyer, ha calcolato che potrebbero esserci nel Paese circa 10 milioni di uova infette importate dai Paesi Bassi. In via preventiva la maggior parte di quelle provenienti da Olanda e Belgio sono state ritirate dai supermercati. Una misura a cui hanno aderito diverse catene della grande distribuzione tedesche (la Aldi, la Rewe e la Penny).
In Danimarca 20 tonnellate
In Danimarca, in base a quanto riferito dalle autorità veterinarie, ne sono state ritirate dal mercato 20 tonnellate, provenienti da un fornitore belga e vendute principalmente a bar, caffetterie e catene di catering.
Uova contaminate nel Regno Unito
Sono quasi 700.000 le uova contaminate prodotte in aziende olandesi distribuite in Gran Bretagna stando a quanto annunciato dall’Autorità britannica per la sicurezza alimentare. L’organizzazione precisa però che si tratta “solo dello 0,007% di quelle consumate nel Paese e quindi i rischi per la salute pubblica sono bassi”.