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Londra, polizia: speriamo meno di 100 morti. Polemiche sulla sicurezza

Mondo

Sale a 17 il bilancio delle vittime. Diversi i dispersi: all'appello manca anche una coppia di giovani veneti che abitava nell’edificio. Il legale: "Nessuna speranza che siano vivi". May annuncia un'inchiesta pubblica

Le autorità inglesi non si aspettano di trovare altre persone vive all'interno della torre andata a fuoco la scorsa notte a Londra. "Speriamo che le vittime siano meno di 100" afferma la polizia il giorno dopo il rogo alla Grenfell Tower di Londra. Ancora da chiarire la causa dell’incendio, anche se alcuni inquilini hanno riferito che all’origine potrebbe esserci un frigorifero difettoso. Sono comunque stati esclusi sia il dolo sia il terrorismo.

Sale il numero delle vittime

Il bilancio delle vittime, intanto, aumenta: sono 17 i morti. Secondo fonti interpellate dal Telegraph potrebbero essere decine in più. I feriti ricoverati sono 37, dei quali 17 in condizioni critiche, ma le autorità non hanno ancora saputo fornire una cifra esatta dei dispersi, tra i quali c'è la coppia di architetti veneti 27enni Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Si trovavano nella capitale britannica da tre mesi per ragioni di lavoro. I due giovani abitavano al 23esimo piano dell'edificio, ed è proprio nei piani più alti del grattacielo che i vigili stanno incontrando le maggiori difficoltà tanto che oggi hanno dovuto arrendersi davanti alla condizione strutturale del grattacielo, non più sicura per consentire di proseguire le ricerche. Le autorità intanto avvertono: "E' difficile che ci siano altri superstiti nella torre".

Il legale: nessuna speranza che siano vivi

Le stesse parole vengono ripetute dall'avvocato della famiglia di Gloria Trevian, che ammette "che non ci sono speranze di trovarli ancora vivi". Quella notte, la notte dell'incendio, i due ragazzi hanno chiamato i genitori in Italia. "Sono state telefonate di addio" dice l'avvocato Maria Cristina Sandrin: "Grazie mamma per tutto ciò che hai fatto" sono satel le parole di Giulia. 

Polemiche sulla sicurezza

Nel grattacielo vivevano circa 600 persone, la maggior parte erano famiglie della working class e immigrati. Per i residenti è stata una tragedia annunciata e sono già iniziate le polemiche per la sicurezza. La Grenfell Tower, inaugurata nel '74, era stata sottoposta l’anno scorso a un intervento di risistemazione da quasi 10 milioni di sterline. Ma un comitato di cittadini, il Grenfell Action Group, aveva denunciato la mancanza di sistemi anti-incendio efficaci (dopo un incidente sfiorato proprio a Grenfell nel 2013), oltre a puntare il dito su materiali originali scadenti e sul rivestimento isolante plastico giudicato pericoloso e infiammabile. Le ispezioni si erano chiuse con le rassicurazioni di rito e l'indicazione di restare barricati negli appartamenti in caso di focolai. (I SOCCORSI).

Intanto, è emerso che il rivestimento dell'edificio era lo stesso che favorì la rapida diffusione degli incendi che attaccarono numerose a case alle porte di Melbourne, in Aurstralia, nel 2014. 

May e Corbyn in visita alla torre

Il governo Tory di Theresa May ha promesso controlli a tappeto nei grattacieli. La premier ha annunciato che sarà fatta piena luce annunciando un'inchiesta pubblica sul disastro. "Se ci saranno lezioni da imparare, lo faremo certamente e agiremo di conseguenza". Il primo ministro, inoltre, ha visitato il luogo dell'incendio dove ha incontrato i pompieri e gli agenti di polizia impegnati nei soccorsi. Il leader laburista Jeremy Corbyn, intanto, chiede di rendere conto in parlamento di "una politica di tagli" e incentivazione della speculazione immobiliare. Anche lui è andato in visita alla Grenfell Tower e ha dichiarato: "La verità deve venire fuori, ci vogliono risposte". Corbyn si é trattenuto anche fra la gente e con i volontari. (LE FOTO DELL'INCENDIO)

La regina: "Prego per le famiglie delle vittime"

La regina Elisabetta ha espresso la sua vicinanza ai parenti delle persone rimaste uccise nel rogo della Grenfell Tower, in un messaggio diffuso da Buckingham Palace: "I miei pensieri e le mie preghiere vanno alle famiglie che hanno perso i loro cari nell'incendio", ha detto la sovrana, "e alle molte persone che sono gravemente ferite in ospedale".

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